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 2004  marzo 24 Mercoledì calendario

Baudo fustiga le star della tivvù dalla quale è sparito e avverte: «Smetto solo dopo Mike», Corriere della Sera, 24/03/2004 Salerno

Baudo fustiga le star della tivvù dalla quale è sparito e avverte: «Smetto solo dopo Mike», Corriere della Sera, 24/03/2004 Salerno. La trasmissione della De Filippi? «Pericolosa». La censura alla Guzzanti? «Una trovata pubblicitaria». Costanzo? «Bulimia televisiva». ”Striscia la notizia”? «Non sa perdere». I quiz? «La fiera della stupidità». Non è stato per nulla un prof. indulgente, il Pippo Baudo che ieri è ”salito in cattedra” all’università di Salerno per un seminario sul rapporto tra televisione e politica. Tra gli applausi e le domande di un migliaio di studenti presenti, il presentatore ha avuto parole dure per quasi tutto il palinsesto della tv italiana: «La televisione di oggi? Mette in primo piano la mediocrità ed è pericolosa», ha sparato a zero super Pippo. «Penso che trasmissioni come ”Amici” della De Filippi mettano in primo piano solo la mediocrità non il valore. Dal punto di vista deontologico non sono affatto programmi importanti. Ho molta stima di chi fa la trasmissione - ha continuato - ma il programma punta su una cosa molto furba. Se io faccio vedere un ballerino scadente, tutti quelli che sono a casa pensano: anche per me può esserci una possibilità in tv. Così si crea un circuito di illusioni molto pericoloso». Baudo non ha risparmiato neanche Costanzo: «Conosco Maurizio da 45 anni, è lui che ha inventato il talk show, e mi ha confessato che non riesce a stare senza una telecamera accesa davanti a sé ogni giorno. Non capisco tutta questa bulimia e la voglia di essere sempre presenti in tv». Parlando di altre trasmissioni Mediaset, Baudo ha poi preso di mira quella di Antonio Ricci: «’Striscia la notizia” non sa perdere, in certi casi è inutile accanirsi». Dalle critiche senza mezzi termini non si è salvato nemmeno Bruno Vespa: «Prima le tribune elettorali erano un avvenimento - ha detto Baudo - ora da Vespa ti ritrovi i politici che ballano, danzano, si esibiscono. Ed io dovrei affidare il governo a persone come quelle?». E cosa ne pensa Baudo dei format di maggior successo in questo periodo? Tutti bocciati: «Sono solo una serie di programmi fotocopia. Basta guardare ”La Talpa”, il ”Grande Fratello” e ”L’isola dei famosi”. Sono tutti spaventosamente uguali e tristi». Una studentessa ha poi chiesto al presentatore un parere sulla censura che si è abbattuta sulla trasmissione ”Raiot”. «Quando sai che certe cose in tv non puoi dirle - ha risposto Baudo - devi essere furbo, magari scegliendo di dire meno cose ma andando in onda. Su ”Raiot” ho la sensazione che sia stato messo a punto ”il caso” per fare più audience già prima di andare in onda». Nemmeno un’icona come la Raffa nazionale è sfuggita al rimprovero di Baudo che è stato particolarmente critico nei confronti dei programmi strappalacrime, tipo quello «di nostra-signora Carrà». «Oggi c’è una caduta di stile nel fare tv - ha detto -. Bisogna capire che ci sono dei limiti oltre i quali non bisogna andare. Il caso Cogne, ad esempio, una tragedia come la morte di un bambino, io la vedevo ogni giorno nella trasmissione di Cucuzza trattata come un racconto a puntate. Per di più in mezzo a ragazze con le gambe in bella mostra. Per non parlare del processo di Tangentopoli. In tv è stato un dramma umano consumato sulla pelle delle persone. Abbiamo visto aguzzini che si divertivano a far piangere gli imputati». Inevitabile una domanda sull’ultima edizione di Sanremo: «L’anno scorso avevo già dichiarato conclusa la mia esperienza. Si stava creando la convinzione che fossi una specie di dittatore. Era giusto che lo facesse un altro per far capire quanto è difficile farlo». Alla fine un appello agli studenti: «La tv ha bisogno di voi, di idee nuove. Io non ho nessuna voglia di smettere. Fin quando campa Mike Bongiorno io continuo». Biagio Coscia