Federico Fubini, ཿCorriere della Sera 27/2/2004, 27 febbraio 2004
Direttorio spaziale. Lo scorso 6 febbraio a Bruxelles la Commissione europea ha annunciato quali sono i 3 consorzi che parteciperanno alla gara finale sulla concessione per il sistema satellitare Galileo: un affare da 3 miliardi di euro di commesse e 100 mila posti di lavoro
Direttorio spaziale. Lo scorso 6 febbraio a Bruxelles la Commissione europea ha annunciato quali sono i 3 consorzi che parteciperanno alla gara finale sulla concessione per il sistema satellitare Galileo: un affare da 3 miliardi di euro di commesse e 100 mila posti di lavoro. In gara l’industria italiana, quella spagnola, la francese e la tedesca: sembrano mancare gli inglesi. La Spagna guida una delle tre cordate con Hispasat; gli italiani - che sostenevano Galileo pure quando i britannici volevano silurarlo per non dar fastidio agli Stati Uniti - con Finmeccanica sono alleati coi francesi di Vinci Concessions e Alcatel Partecipation; poi ci sono i tedeschi del colosso EADS Space insieme a un’altra azienda francese, la Thales. Il primo azionista di Thales, che s’occupa di elettronica della difesa, è lo Stato francese (31,3 per cento), ma (ed ecco gli inglesi) il gruppo conta 12 mila dipendenti in Gran Bretagna. E ancora, insieme ai britannici di Bae Systems, costruirà una portaerei per Parigi (la seconda) e due per Londra. Il consorzio, in sostanza, è anche franco-britannico: alla corsa per Galileo partecipano insieme i «Tre Grandi». E non è finita. Il secondo azionista di Thales è Alcatel (col 9,5 per cento, il numero due Barth e altri 3 consiglieri): dunque Alcatel corre assieme a Finmeccanica e contro Finmeccanica, rimanendo, nel frattempo, in contatto con Londra. Da vedere come la Commissione intenderà gestire il rischio di potenziali conflitti d’interesse. La decisione arriverà entro l’estate (Federico Fubini, ”Corriere della Sera” 27/2/2004).