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 2005  dicembre 05 Lunedì calendario

MALETTI Gianadelio Milano 30 settembre 1921. Generale. Una «[...] sentenza definitiva della Corte di Cassazione [

MALETTI Gianadelio Milano 30 settembre 1921. Generale. Una «[...] sentenza definitiva della Corte di Cassazione [...] lo ha condannato a dodici mesi di carcere per aver fornito un documento d’identità falso al latitante neofascista Marco Pozzan, allora ricercato per la strage di piazza Fontana. [...] ex capo del Reparto D del Sid (l’ex controspionaggio militare italiano) [...] si è rifugiato in Sudafrica [...] per evitare di scontare i 14 anni di reclusione per spionaggio sul dossier “Mi.Fo.Biali” [...] Il generale ha sempre sostenuto di aver fornito quel documento a Pozzan per farlo seguire e vedere con chi si incontrava. [...]» (Flavio Haver, “Corriere della Sera” 4/12/2005) • «[...] famiglia piemontese di antiche tradizioni militari, finisce anche lui nell’esercito e poi nel Sid, che allora era l’unico servizio segreto italiano. Dirige l’ufficio “D” dal 1971 al 1975 quando il capo del Sid era il gen. Vito Miceli. I due erano divisi da una fiera rivalità, nonostante i nomi di entrambi comparissero poi nelle liste dei presunti iscritti alla loggia massonica P2, trovate nel 1981 negli uffici della Gio.Le. di Licio Gelli a Castiglion Fibocchi. Quando scoppia lo scandalo P2 Maletti si trova già in Sudafrica. Dalla carica nel Sid, secondo quanto scrisse allora Lino Jannuzzi sul settimanale “Tempo”, Maletti fu destituito improvvisamente dopo un’intervista rilasciata allo stesso settimanale in cui parlava di una riorganizzazione delle Brigate rosse “sotto forma di un gruppo ancora più segreto e clandestino e costituito da persone insospettabili, anche per censo e per cultura, e con programmi piu’ cruenti” e che “i mandanti restavano nell’ombra, ma non direi che si potessero definire ‘di sinistra’”. Maletti era già stato arrestato per qualche settimana nel 1976, insieme al suo braccio destro, il cap. Antonio Labruna, nel corso delle indagini per la strage di piazza Fontana. Per la strage del 1969 alla Banca nazionale dell’Agricoltura il generale ebbe una condanna definitiva ad un anno per falsità ideologica in atti pubblici (per il passaporto procurato a Marco Pozzan, all’epoca imputato di strage). Ma il gen. Maletti ha avuto anche altri problemi con la giustizia italiana. Nel 1996 è passata in giudicato anche la condanna a 14 anni subita nel processo per l’attività della P2, per procacciamento di notizie riservate. [...] Nel 1999 invece il generale era stato assolto nel processo per il disastro dell’ “Argo 16”, l’ aereo dei servizi segreti precipitato nel 1973. Per lui il pm aveva chiesto una condanna a 8 anni per soppressione di atti concernenti la sicurezza dello Stato. [...]» (Ansa, 20/3/2001).