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 2005  ottobre 25 Martedì calendario

Bernanke Ben

• Augusta (Stati Uniti) 13 dicembre 1953. Economista. Presidente della Fed (dal 2006, succedendo ad Alan Greenspan) • «[...] si è laureato in economia ad Harvard nel ”75 e ha preso il dottorato al Mit nel ”79. Il suo primo incarico è alla Graduate School of Business di Stanford, California, poi nel 1985 approda a Princeton dove resta 17 anni filati arrivando a dirigere il dipartimento di economia. A metà 2002 entra nel board della Fed, e nel giugno 2005 passa alla guida degli economisti di Bush. Fino a quel momento, altra cosa che è sicuramente piaciuta ai mercati, non gli veniva attribuita alcuna affiliazione politica. Anzi: finché stava alla Fed era considerato l’apolitico stratega che consigliava lucidamente Greenspan. Prima nel portare i tassi fino al livello incredibilmente basso dell’1% - la discesa avviata all’indomani dell’11 settembre 2001 - e poi dall’estate 2004 nel rialzarli [...]» (Eugenio Occorsio, ”la Repubblica” 25/10/2005). «[...] sudista (dalla Georgia) quanto Greenspan è profondamente ”new yorker”, Ben Bernanke è un accademico concesso all’amministrazione della cosa pubblica. Forse fin troppo concesso, come gli avversari osservano notando che era il capo dei consiglieri economici di Bush, dunque anche lui, come quella avvocatessa Harriet Miers scelta dal Presidente per un seggio alla Corte Suprema soltanto perché legale di famiglia, un ennesimo ”uomo del Presidente”. Ma il mondo finanziario americano, che guarda al sodo, ha reagito benissimo, sia al previsto tramonto di Greenspan sia alla nomina di Bernanke, entusiasta dalla speranza che il nuovo signore del dollaro sia meno ossessionato dall’incubo dell’inflazione e più disposto a una politica di danaro più facile, come le Borse amano. Appesa sulla sua testa c’è infatti un’altra, gigantesca bolla che rischia di scoppiare, la bolla del mercato immobiliare, tenuta in aria soltanto dai mutui a buon mercato che Greenspan era deciso a far scoppiare, come fece esplodere il pallone della ”New Economy”. Bernanke crede nella inflazione programmata, in ”target” da individuare ed evitare, dunque in linee più chiare e leggibili, di quelle che la occhialuta Sibilla teneva nascoste e stabiliva a propria discrezione. [...]» (Vittorio Zucconi, ”la Repubblica” 25/10/2005). «[...] una star del monetarismo Usa [...] una fama di enfant prodige dalle lauree a Harvard e al Mit alla cattedra a Princeton [...] è un repubblicano moderato [...]» (Maurizio Molinari, ”La Stampa” 25/10/2005).