(Pier Paolo Pasolini discute con un gruppo di studenti di sinistra il 23 giugno 1972, bobina ritrovata da Bettina Gamba e sbobinata dalla rivista ciellina ཿTempi, Gian Guido Vecchi, Corriere della Sera 21/8), 23 giugno 1972
"Cinema italiano – Io per il cinema italiano ho una certa ammirazione, devo dire, perché ci sono tre, quattro autori che io considero molto bravi
"Cinema italiano – Io per il cinema italiano ho una certa ammirazione, devo dire, perché ci sono tre, quattro autori che io considero molto bravi. Fellini stesso, il cui ultimo film Roma, di cui la critica non si è mostrata molto entusiasta, a me invece è piaciuto molto, pur con quattro o cinque cose bruttissime, come la metropolitana, la "festa de noantri", Anna Magnani. Sono cose bruttissime, però non importa, riconosco che è molto bello. C’è lo stesso talento che c’è in certi maestri della pittura italiana... e c’è della realtà. Ed è strano perché Fellini ideologicamente e concettualmente ha una idea convenzionale della realtà, la sua idea della realtà è convenzionale, ma per una forza che gli è estranea, superiore a lui, riesce a fare di questa convenzione una nuova realtà, e la dilata semanticamente fino al barocco, all’esagerazione. Però è un reale talento e così molti altri. Il cinema italiano come cinema d’autore è a un buon livello, e mi sembra che riprenda la tradizione pittorica italiana, il livello del cinema mi sembra più alto di quello della letteratura nell’insieme. La letteratura è veramente meschina".