Varie, 19 luglio 2005
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BONI Carla (Carla Gaiano) Ferrara 17 luglio 1925, Roma 17 ottobre 2009. Cantante • «La Signora del mambo [
BONI Carla (Carla Gaiano) Ferrara 17 luglio 1925, Roma 17 ottobre 2009. Cantante • «La Signora del mambo [...] che nel ”56 con l’Orchestra Angelini lanciò il celebre e intramontabile Mambo italiano [...] Indimenticabile star della canzone made in Italy, la cantante di Ferrara approdò in Rai dopo una lunga gavetta, nel 1947. Molte le canzoni di successo legate al suo nome: da Jezaebel a Viale d’autunno, con cui vinse nel ”53 il Festival di Sanremo, da Till a Por dos besos , riproposto di recente da Renzo Arbore. Il suo cavallo di battaglia degli anni ”50, Mambo italiano , ha permesso a Carla Boni di rimanere sulla cresta dell’onda fino ai giorni nostri, conquistando anche i giovanissimi. Recentemente la cantante ha riproposto Mambo italiano in una versione rivoluzionaria, incisa per la Emi con i Flabbies, un gruppo di tre dj. [...]» (’Il Messaggero” 17/7/2005) • «[...] faceva parte di quell’universo canoro che dominò gli anni Cinquanta. Il suo nome è associato prima di tutto a quello del cantante Gino Latilla con cui si sposò e divorziò, non senza aver dato vita con lui a una serie di formidabili duetti, come ”Casetta in Canadà” che trionfò al festival di Sanremo del 1957. Ma Carla Boni (vero nome Carla Gaiano) non era solo, insieme a Nilla Pizzi, Flo Sandon’s, Betty Curtis, Wilma De Angelis una delle tante reginette del bel canto all’italiana. Era, a suo modo, una innovatrice, la ”cantante dell’urlo”, come fu definita nel 1952 per il suo acuto strappato a tutta voce al la fine di ”Jezabel” (’Sembravi discesa dal ciel...”), poco prima di vincere Sanremo, nel 1953, con ”Viale d’autunno”, in coppia con Flo Sandon’s, brano che la consacrò anche come rivale di Nilla Pizzi. Una rivalità che andava oltre la musica, visto che suo marito Gino Latilla (dal quale poi si separò negli anni Ottanta) aveva avuto prima una lunga storia proprio con Nilla. [...] Negli anni Cinquanta fu una delle stelle dell’Orchestra di Cinico Angelini (vero nome Angelo Cinico). Aveva una timbrica squillante e molto riconoscibile e riuscì a infondere una carica melodrammatica a una canzone come ”Viale d’autunno” (che parlava di foglie morte echeggiando Prevert). Altri suoi successi furono ”Mambo italiano” (che reincise in tempi recenti), un brano americano scritto da Bob Merrill lanciato da Dean Martin e tradotto nella nostra lingua da Renato Carosone, ”Acque amare”, ”Terra straniera”, una cover di ”Johnny Guitar”, una versione popolarissima di ”Maramao perché sei morto”. Nonostante il cambiamento dei gusti e delle mode Carla Boni è sempre stata attiva e presente: in curriculum, oltre al Festival di Sanremo allora vetrina imperdibile della canzone al l’italiana (cinque presenze fra il 1953 e il 1961), l’assidua frequentazione del Festival di Napoli (altre cinque partecipazione, dal 1952 al 1962). E poi , ”Canzonissima”, ”Un disco per l’estate”. Per restare alla ribalta si era anche inventata un sodalizio artistico con i vecchi colleghi Nilla Pizzi, Gino Latilla, Giorgio Consolini. Nell’ottobre 2007 ha perfino pubblicato un album di canzoni inedite, ”Aeroplani ed angeli”, scritte da giovani cantautori tra cui Alessandro Orlando Graziano, anche ideatore e produttore del progetto. [...]» (Mario Luzzatto Fegiz, ”Corriere della Sera” 18/10/2009).