varie, 23 marzo 2005
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ALLEY Kirstie Wichita (Stati Uniti) 12 gennaio 1951. Attrice. Il suo debutto sul grande schermo risale al 1982 in Star Trek II
ALLEY Kirstie Wichita (Stati Uniti) 12 gennaio 1951. Attrice. Il suo debutto sul grande schermo risale al 1982 in Star Trek II. Dal 1987 al 1993 partecipa alla celebre serie tv Cheers (in Italia Cin Cin) prendendo il posto di Shelley Long. Il successo arriva anche sul grande schermo con Senti chi parla, di cui gira anche i due seguiti. Tra i suoi film anche Scappatella con il morto (1991), Matrimonio a 4 mani (1996), Harry a pezzi (1997), Bella da morire (1999). «Da diversi anni l’America si chiedeva che fine avesse fatto Kirstie Alley, la splendida star dello show televisivo Cin Cin, protagonista d’innumerevoli film di successo tra cui Senti chi parla e Star Trek. La risposta è Fat Actress […] dove la 54enne attrice si vendica contro Hollywood. Che accusa di ”discriminare sistematicamente le donne grasse, escludendole dai film e programmi televisivi”. ”Ero letteralmente scomparsa di circolazione a causa della mia stazza”, rivela l’attrice che è arrivata a pesare oltre un quintale, prima di assestarsi intorno agli 82 chili. ”Nessuno mi dava più uno straccio di parte”. Lo show che ha cambiato tutto questo, strappandola, letteralmente, dal lastrico, si basa sulla vita reale dell’attrice. Sempre accompagnata dal suo assistente personale e dalla parrucchiera nella sua difficile missione: trovare lavoro in una Hollywood che ama solo i ”grissini”, preferibilmente under 30. E se ogni episodio ha una storia vera che fa da cornice, le scene sono tutte improvvisate. Un misto di fiction e reality show, insomma. Per quanto la star si sforzi di sembrare divertente, cospargendo i dialoghi di battute, alcuni critici hanno bollato lo show come ”noioso”, ”ripetitivo” e ”di cattivo gusto”. […] La maggior parte dei critici l’hanno però osannata, definendola ”coraggiosa” e ”rivoluzionaria”. ”’Fat Actress” non è per le persone raffinate, puritane, o politically correct – avverte il ”Boston Globe” – , mette in ridicolo l’ossessione di Hollywood per le donne eccessivamente magre: ben venga”. ”Voglio parlare di gente vera e non di marziani sexy e perfetti”, teorizza lei. Il pubblico americano è sulla sua stessa lunghezza d’onda. ”Lo show ha già un seguito da cult movie”, spiegano i produttori […]. Il primo episodio la ritrae in bagno, prima sulla bilancia e poi per terra, tra grida e pianti disperati a causa del peso eccessivo. Quando finalmente decide di farsi consigliare da una dietologa hollywoodiana ( Kelly Preston), questa le suggerisce di vomitare, per dimagrire. ”Ma non usare le dita, – la mette in guardia la dottoressa – potrebbe rovinarti la manicure”. Il secondo episodio è ancora più dissacrante. Seguendo un consiglio di un’amica, Kirstie Alley ingerisce una scatola intera di lassativi, restando chiusa in bagno per tutta la puntata, tra anatemi e imprecazioni varie. Volgare? ”Forse, ma è la realtà per milioni di americani”, ribatte lei, che ogni settimana ospita una star diversa: John Travolta, Kid Rock, la modella Carmen Electra, il presidente della Nbc Jeff Zucker, che assecondano il suo perenne lamento sul ”doppio standard” praticato oggi dalla Mecca del Cinema. ”Il vero problema è che Hollywood discrimina i grassi solo se donne – spiega la star – . John Goodman, James Gandolfini e Jason Alexander sono tutti attori di enorme successo, nonostante i rotoli di grasso”. In un Paese dove 60 milioni di persone sono obese o sovrappeso, la sua onestà al limite della spudoratezza ha toccato un nervo scoperto. […]» (Alessandra Farkas, ”Corriere della Sera” 23/3/2005).