Paola Pilati, ཿL’espresso 13/5/2004, 13 maggio 2004
L’orizzonte dell’industria aeronautica ha insomma per i due rivali un profilo opposto. Pilati: "Concordi sul fatto che il mercato è in crescita (in media del 5 per cento l’anno), da questa parte dell’Atlantico si pensa in grande, dall’altra si restringono le dimensioni
L’orizzonte dell’industria aeronautica ha insomma per i due rivali un profilo opposto. Pilati: "Concordi sul fatto che il mercato è in crescita (in media del 5 per cento l’anno), da questa parte dell’Atlantico si pensa in grande, dall’altra si restringono le dimensioni. Come mai? I due modelli di sviluppo del mercato si chiamano ”hub and spoke” e ”point to point”: nel primo si trasportano passeggeri da un grande aeroporto a un altro, in cui vengono smistati, e quindi servono grandi aerei, nel secondo c’è la moltiplicazione delle connessioni tra le varie destinazioni, da realizzare con aerei di medie dimensioni". Olivier Andries, senior vice president per il marketing di Airbus: "La nostra fortuna è che la Boeing è americocentrica e non vede il resto del mondo. Infatti il traffico sull’Atlantico è sempre di più ”point to point” affidato ai 767 e gli A340, mentre i jumbo si sono spostati sul Pacifico, dove il traffico è tra megalopoli da 10 milioni di persone".