Riccardo Barenghi, ཿLa Stampa 5/2/2005, 5 febbraio 2005
Quelli che resistono sono ormai pochi. Riccardo Barenghi: "E soprattutto non nutrono speranze di poter rimettere il partito su una rotta diversa da quella che porta (almeno nelle intenzioni) a un suo scioglimento dentro una nuova cosa, il cosiddetto partito riformista
Quelli che resistono sono ormai pochi. Riccardo Barenghi: "E soprattutto non nutrono speranze di poter rimettere il partito su una rotta diversa da quella che porta (almeno nelle intenzioni) a un suo scioglimento dentro una nuova cosa, il cosiddetto partito riformista. Loro, il partito lo vorrebbero socialista, socialdemocratico, che insomma conservasse qualcosa delle sue radici storico-culturali. Finché di queste radici ne vedono l’ombra, restano. Un domani chissà. Prima o poi insomma se ne andranno anche Mussi, Salvi, Folena e tutti coloro che ne condividono le idee (tra iscritti e elettori non sono pochi), attratti da un progetto ancora informe ma che alla fine metterà insieme i pezzi sparsi alla sinistra del centrosinistra, a cominciare da Bertinotti e Rifondazione".