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 2005  marzo 09 Mercoledì calendario

COLOMBO

COLOMBO Gian Battista Venezia nel 1921, Milano 24 febbraio 2005. Fotoreporter • «[...] per tutti soltanto Giancolombo, vero maestro di quella stagione di fotografi che dal dopoguerra, per oltre trent’anni, ha segnato il modo di raccontare l’Italia, costruendo una vera scuola di giornalismo fatto di correttezza e straordinario fiuto della notizia. Già, perché il vero segno distintivo di quest’uomo, nato a Venezia nel 1921, alto, asciutto, che incuteva rispetto per i suoi modi eleganti e professionali, era proprio lo stile. Se si trattava di fotografare un’attrice come Brigitte Bardot (le era amico) o Sophia Loren, lui regalava fiori mentre gli altri si accalcavano urlanti per rubare uno scatto tra sgomitate e insulti. E se si trattava di fare un servizio erano note la sua scrupolosità e severità, sia con se stesso che con i suoi giovani collaboratori, tanto da diventare davvero uno scopritore di talenti che avevano in tasca soltanto il sogno di raccontare, da reporter, il mondo che scorreva loro intorno. Tra questi, giusto per citarne alcuni, Gianfranco Moroldo, di cui si ricordano gli straordinari servizi con Oriana Fallaci dal Vietnam, o Giorgio Lotti, indubbiamente uno dei grandi fotografi italiani. Come i suoi compagni Fedele Toscani e Vincenzo Carrese, Giancolombo ha interpretato lo spirito di un giornalismo pionieristico che in qualche modo precorreva i tempi, facendo da solo, con intraprendenza e passione, quello che all’estero era un organizzato sistema di trasmissione del sapere. Lui, con la sua piccola grande agenzia nel Palazzo dei giornali di piazza Cavour, nel cuore di Milano, aveva costruito, con la consapevolezza di un autore che guardava più all’estero che all’Italia, quella che sarà riconosciuta nel tempo come la ”scuola milanese”. Amico personale di Robert Capa, fu autore di numerosi scoop (suo lo scatto del bagno di Churchill al Lido di Venezia) attraversando le più importanti testate del periodo: ”Europeo”, ”Tempo”, ”Panorama”, ”Settimo Giorno”, ma anche lavorando con la grande stampa internazionale come ”Paris Match” e ”Life”. Era un uomo colto, mite ma anche determinato. Un uomo che ha anticipato i tempi” (Gianluigi Colin, ”Corriere della Sera” 25/2/2005).