8 marzo 2005
R.A., di anni 12. Abruzzese, abitava a Vasto assieme con la sorella sedicenne e i genitori, entrambi operai nella zona industriale di San Salvo (Chieti)
R.A., di anni 12. Abruzzese, abitava a Vasto assieme con la sorella sedicenne e i genitori, entrambi operai nella zona industriale di San Salvo (Chieti). Studente di prima media alla Rossetti, mercoledì scorso aveva ricevuto una pagella per il primo quadrimestre abbastanza scarsa da suscitare i rimproveri di mamma e papà, subito pronti a fargli notare che forse sarebbe stato meglio passare un po’ più di tempo sui libri e preoccuparsi meno di scappare a giocare. Lui incassò la ramanzina con disinvoltura, ma restò a rimuginare su quelle parole fino al giorno successivo, quando tornò da scuola e senza dire una parola aprì la finestra del balcone per scalvacare la ringhiera e atterrare undici metri più sotto lasciando solo un biglietto con scritto "perdono". Smise di respirare pochi minuti dopo il suo arrivo al pronto soccorso. Intorno alle 14,30 di giovedì 17 febbraio, al terzo piano di un palazzo in Corso Mazzini, a Vasto (Chieti).