7 marzo 2005
Secondo uno studio condotto da un gruppo di ricercatori della Scuola superiore di studi avanzati (Sissa) di Trieste, topi con sintomi simili a quelli riscontrati nel morbo di Alzheimer hanno ritrovato la memoria dopo aver ’’sniffato’’ la proteina Ngf (il fattore di crescita delle cellule nervose scoperto dal Nobel Rita Levi Montalcini)
Secondo uno studio condotto da un gruppo di ricercatori della Scuola superiore di studi avanzati (Sissa) di Trieste, topi con sintomi simili a quelli riscontrati nel morbo di Alzheimer hanno ritrovato la memoria dopo aver ’’sniffato’’ la proteina Ngf (il fattore di crescita delle cellule nervose scoperto dal Nobel Rita Levi Montalcini). Somministrata nel naso dei topi malati, l’Nfg migliora la salute delle cellule nervose e aiuta gli animali a recuperare la memoria (per esempio riescono a ricordare un oggetto a loro familiare). La scoperta (appena pubblicata sulla rivista dell’Accademia delle scienze degli Stati Uniti, Pnas) apre la possibilità di compensare i danni provocati dalla malattia e permette una terapia non invasiva né dolorosa: potrebbe bastare una spruzzata di Ngf nel naso perché la proteina, seguendo la pista dell’olfatto, dal naso riesca a penetrare negli spazi liberi tra cellule vicine fino a risalire al cervello.