Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2005  marzo 06 Domenica calendario

Danova Giancarlo

• Nato a Sesto San Giovanni (Milano) il 18 novembre 1938. Calciatore. Con il Milan ha vinto gli scudetti 1958/1959, 1961/1962, con la Fiorentina quello del 1968/1969. «[...] la sfida del 1958, quando Danova disputò una partita memorabile a San Siro contro i Red Devils. ”All’andata il Milan aveva perso 2-1 e io non avevo giocato. Avevo debuttato in prima squadra solo pochi mesi prima, a Genova contro la Sampdoria: 2-0 con una mia doppietta. Al ritorno contro il Manchester, invece, è toccato a me e ho fatto una partita incredibile: abbiamo vinto 4-0”. Danova, quella notte, è stato davvero protagonista: ”E avevo solo 19 anni! Ho segnato un gol e ho anche procurato un rigore (trasformato da Liedholm, ndr) con un difensore che ha fermato con le mani un pallone che stava entrando in porta; poi ha segnato Schiaffino, mentre il quarto gol è stato ancora di Liedholm, ma dopo che io ho dribblato tre difensori e gli ho fatto l’assist... [...] Dopo la gara negli spogliatoi è venuto Angelo Rizzoli, papà del presidente Andrea. Mi ha abbracciato dicendo: ’Piscinin, te s’è un fenomeno!’ Poi ha messo la mano in tasca e tirato fuori un portamonete d’oro: ha levato i soldi e me lo ha regalato. Bellissimo [...]”. Dopo quella semifinale, il Milan ha giocato la prima finale di coppa dei Campioni e perso con il Real Madrid. Danova era ancora in campo: ”Ero l’unico italiano dell’attacco: io, Liedholm, Schiaffino, Grillo e Cucchiaroni. Ero proprio giovane: a quei tempi si debuttava a 25-26 anni, a 19 era dura...”. A chiamarlo Pantera sono stati Giancarlo Beltrami e Toni Bellocchio, giornalista de ”La Notte”. Al Milan è rimasto fino al 1961/62 vincendo due scudetti, poi è andato al Torino tornando a Milano due volte: ”Rocco mi voleva bene, ma non andavo d’accordo con Viani: una volta non ho giocato bene e mi ha obbligato a vendere la Millecento...”. Poi ha giocato con Catania, Atalanta e Fiorentina, vincendo un altro scudetto. [...]» (Nicola Binda, ”La Gazzetta dello Sport” 22/2/2005).