Giovanni Paolo II, Memoria e identità. Conversazioni a cavallo dei millenni (Rizzoli, pagine 234, 16 euro), è uscito in libreria il 23 febbraio con una tiratura iniziale di 330 mila copie (già pronta una ristampa di 30 mila) e traduzioni nelle principali , 4 marzo 2005
Il limite divino del male. Più che l’approccio filosofico, a Giovanni Paolo II interessa il discorso di fede, perché «Colui che può porre un definitivo limite al male è Dio stesso»
Il limite divino del male. Più che l’approccio filosofico, a Giovanni Paolo II interessa il discorso di fede, perché «Colui che può porre un definitivo limite al male è Dio stesso». Il mistero della Redenzione è il cuore della sua riflessione teologica: «Dio stesso è venuto a salvarci, a liberare l’uomo dal male, e questa venuta di Dio, questo ”Avvento”, che celebriamo in modo così gioioso nelle settimane che precedono il Natale del Signore, ha carattere redentore [...]. Il mistero della Redenzione di Cristo è radicato molto profondamente nella nostra esistenza. La vita contemporanea è dominata dalla civiltà tecnica; anche a questa arriva l’efficacia di tale mistero». L’evento pasquale «ha introdotto nella storia umana, che è storia di peccato, una sofferenza senza colpa, affrontata unicamente per amore. questa la sofferenza che apre la porta alla speranza della liberazione, dell’eliminazione definitiva di quel ”pungiglione” che strazia l’umanità».