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 2005  marzo 04 Venerdì calendario

Il limite divino del male. Più che l’approccio filosofico, a Giovanni Paolo II interessa il discorso di fede, perché «Colui che può porre un definitivo limite al male è Dio stesso»

Il limite divino del male. Più che l’approccio filosofico, a Giovanni Paolo II interessa il discorso di fede, perché «Colui che può porre un definitivo limite al male è Dio stesso». Il mistero della Redenzione è il cuore della sua riflessione teologica: «Dio stesso è venuto a salvarci, a liberare l’uomo dal male, e questa venuta di Dio, questo ”Avvento”, che celebriamo in modo così gioioso nelle settimane che precedono il Natale del Signore, ha carattere redentore [...]. Il mistero della Redenzione di Cristo è radicato molto profondamente nella nostra esistenza. La vita contemporanea è dominata dalla civiltà tecnica; anche a questa arriva l’efficacia di tale mistero». L’evento pasquale «ha introdotto nella storia umana, che è storia di peccato, una sofferenza senza colpa, affrontata unicamente per amore. questa la sofferenza che apre la porta alla speranza della liberazione, dell’eliminazione definitiva di quel ”pungiglione” che strazia l’umanità».