Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2005  marzo 04 Venerdì calendario

Tornare a san Tommaso. Per non farsi risucchiare dal vuoto delle ideologie post-illuministe, che hanno rifiutato «la nozione di natura umana come ”dato reale”» in luogo di un «’prodotto del pensiero” liberamente formato e liberamente mutabile a seconda delle circostanze», il Papa chiede un’inversione di rotta: «Se vogliamo parlare in modo sensato del bene e del male, dobbiamo tornare a san Tommaso d’Aquino [l’autore più citato nel libro, ndr], cioè alla filosofia dell’essere

Tornare a san Tommaso. Per non farsi risucchiare dal vuoto delle ideologie post-illuministe, che hanno rifiutato «la nozione di natura umana come ”dato reale”» in luogo di un «’prodotto del pensiero” liberamente formato e liberamente mutabile a seconda delle circostanze», il Papa chiede un’inversione di rotta: «Se vogliamo parlare in modo sensato del bene e del male, dobbiamo tornare a san Tommaso d’Aquino [l’autore più citato nel libro, ndr], cioè alla filosofia dell’essere. Con il metodo fenomenologico, ad esempio, si possono esaminare esperienze come quella della moralità, della religione o anche dell’essere uomo, traendone un arricchimento significativo della nostra conoscenza. Non si può però dimenticare che tutte queste analisi, in modo implicito, presuppongono la realtà dell’essere uomo, cioè di un essere creato, e anche la realtà dell’Essere assoluto. Se non si parte da simili presupposti ”realisti”, si finisce per muoversi nel vuoto».