Giovanni Paolo II, Memoria e identità. Conversazioni a cavallo dei millenni (Rizzoli, pagine 234, 16 euro), è uscito in libreria il 23 febbraio con una tiratura iniziale di 330 mila copie (già pronta una ristampa di 30 mila) e traduzioni nelle principali , 4 marzo 2005
«Agca sapeva come sparare, e sparò certamente per colpire. Soltanto, fu come se qualcuno avesse guidato e deviato quel proiettile
«Agca sapeva come sparare, e sparò certamente per colpire. Soltanto, fu come se qualcuno avesse guidato e deviato quel proiettile...». La lettura provvidenziale della vicenda non impedisce al Papa una sottile analisi politica: «Durante il tempo di Natale del 1983 ho fatto visita all’attentatore nella prigione. Abbiamo parlato a lungo. Alì Agca, come tutti dicono, è un assassino professionista. Questo vuol dire che l’attentato non fu un’iniziativa sua, che fu qualcun altro a idearlo, che qualcun altro l’aveva a lui commissionato. Durante tutto il colloquio apparve chiaro che Alì Agca continuava a domandarsi come mai l’attentato non gli era riuscito. Aveva fatto tutto ciò che si doveva, curando ogni minimo dettaglio. Tuttavia la vittima designata era sfuggita alla morte. Come poteva essere accaduto?»