Varie, 4 marzo 2005
Tags : José Sócrates
Socrates Jose
• (José Sócrates Carvalho Pinto de Sousa) Vilar de Maçada (Portogallo) 6 settembre 1957. Politico. Socialista. Vincitore delle politiche 2005 e 2009 • «Un Tony Blair lusitano con la fortuna di Zapatero – “o homem a que tudo corre bien”, un uomo nato con la camicia, l’ha pennellato il newsmagazine conservatore Expresso […] “Sócrates si ispira più a Blair che a Zapatero, rispetto al quale il leader socialista portoghese è più disponibile al rinnovamento e più liberale”, riconosce Pedro Silva Pereira, il suo braccio destro. Ingegnere con master in “engenharia sanitaria”, nativo di Vilar de Maçada (nel centro del Paese), […] laico, il teorico della “mudança” […] è infatti delfino del più che pragmatico ex premier António Guterres, […] presidente della Internazionale socialista, nel cui governo è stato ministro dell’Ambiente con delega alle tossicodipendenze (è opera sua la depenalizzazione delle droghe e la campagna a favore del naturismo). La sua candidatura per Sao Bento, il Palazzo Chigi di Lisbona, è conseguenza di una serie irripetibile di eventi, anche se tutto ció nulla toglie al suo grande trionfo […] Zapatero è diventato premier grazie alla strage di al Qaeda […] Sócrates - adottò questo cognome “di battaglia”, in realtà il suo secondo nome, su consiglio della madre - è asceso alla segretaria del ps dopo le dimissioni del suo precedessore, Eduardo Ferro Rodrígues, più triste di un fado di Amália Rodrigues. Una decisione motivata dalla mancata convocazione di elezioni anticipate dopo che José Manuel Durao Barroso (altro indispensabile artefice della sua vittoria) decise […] di andare a presiedere la Commissione Europea nominando Santana Lopes come successore. […] Socrates è partito con lo slogan che è stato il suo fortunatissimo atout: la “mudança”. […] un altro colpo di “sorte”: benché Santana godesse della maggioranza assoluta all’unicamerale Assembleia da República, il presidente (socialista) Jorge Sampaio ha usato la cosiddetta “bomba atomica”, la potestà di sciogliere il Parlamento, e ha convocato elezioni anticipate. Figlio di un conservatore, di centro destra lui stesso in gioventù, buon oratore, Sócrates ha rivoluzionato il look sovietico del predecessore, tanto che lo chiamano il “socialista Armani” per la sua mania dei bei vestiti e per la cura dell’immagine (tutto il contrario dell’informale Zapatero). E, quando il grande vecchio del socialismo lusitano, Mario Soares, l’ha accusato di “non essere di sinistra, ma solo un prodotto mediatico senza idee solide”, ha ribattuto: “I guardiani del tempio dell’ortodossia svolgono il ruolo di conservatori di un museo che più nessuno visita”. “Dicono che Sócrates abbia fortuna, a volte le vittorie cadono dal cielo”, chiosa Diário de Notícias […]» (“La Stampa” 21/2/2005) • «[...] Giovane ministro dell´Ambiente nei governi socialisti di Antonio Guterres (1995-2001), è stato eletto segretario socialista [...] sull´onda del rinnovamento dei quadri politici e per mettere fine alla faide interne di un partito che sembrava ormai condannato all´opposizione. [...] è stato spesso paragonato al nuovo premier socialista spagnolo, Zapatero, ma è un parallelo che regge forse solo sul piano dello stile. Socrates, infatti, è dirigente socialista dell´area liberal, molto più vicino, nei programmi, ai laburisti di Tony Blair che alla Moncloa. Non è contrario alla guerra in Iraq, né ha promesso di ritirare il contigente militare portoghese. Non vuole sentir parlare di matrimoni gay, né di adozioni per le coppie omosessuali. Né, tantomeno, scontrarsi con la chiesa locale. Sul fronte delle libertà civili ha parlato soltanto di un referendum per depenalizzare l’aborto nell´ultimo paese della vecchia Europa dove, come nella cattolica Irlanda, l’interruzione della gravidanza è pratica che si svolge illegalmente. [...] è considerato un pragmatico piuttosto moderato che è riuscito a prevalere più per l´inconsistenza dell´avversario [...] che per il suo programma, tutto sommato abbastanza prevedibile. Alle ansie dei portoghesi Socrates vuole rispondere con ottimismo e moderazione proponendo il suo “choc tecnologico”, un pacchetto di misure da applicare subito a favore delle nuove tecnologie, della scienza e della ricerca. [...]» (Omero Ciai, “la Repubblica” 21/2/2005).