varie, 4 marzo 2005
BINASCO
BINASCO Valerio Paderna (Alessandria) 1965. Attore. Regista • «[...] si è diplomato alla scuola dello Stabile di Genova dove insegna (Fausto Paravidino ha studiato con lui), e dei genovesi di Conte ha l’innata ”selvaticheria”. [...] è riuscito a guadagnarsi sia come attore di teatro e di cinema, sia come regista, un credito sempre maggiore. Un premio Ubu vinto nel ”99 come miglior attor giovane protagonista nell’Amleto di Cecchi, una straordinaria interpretazione dello Straniero di Camus nel ruolo di Mersault, ancora un Ubu e l’Olimpico 2004 come miglior attore non protagonista per il suo Polinice nell’Edipo a Colono allestito da Mario Martone. ”Fin dall’inizio” dice ”ho sentito che Polinice mi parlava per la sua fragilità, per quel vantarsi di essere un grande guerriero contraddetto dalle lacrime che gli scendono dagli occhi. Mi agitavo nel mio cappottone militare già da sconfitto, come Amleto di fronte all’ombra del padre...”. L’Amleto di Shakespeare [...] ”[...] ha segnato il mio incontro con Carlo Cecchi. Appena seppi che cercava attori per il suo Amleto al Niccolini di Firenze mi precipitai. Cecchi fumava seduto su un divano rosso circondato da ceffi pericolosi, sembrava Mackie Messer. Ebbi la parte di Marcello, una delle guardie. A dieci anni di distanza, ho preso il suo posto, quello di Amleto. Nel frattempo ho fatto Clov nel suo Finale di partita, una lettura di Beckett viva, dolorosa e divertentissima. La lezione di Cecchi? Semplicità vertiginosa, spontaneità quasi al limite dell’improvvisazione frutto di uno studio maniacale” [...] Con l’allestimento del Gabbiano di cechov o del testo della Ginzburg Ti ho sposato per allegria, Binasco regista non è stato ben accolto da una parte della critica. ”Mi hanno accusato di essere un ”non-regista”. Poi, però, hanno cominciato ad apprezzare la mia essenzialità e il mio lavoro con gli attori. Soprattutto con Tradimenti di Pinter o nel recente Cara professoressa di Ljudmila Razumovskaja interpretato da Maria Paiato e dai miei ex allievi dello Stabile di Genova con cui vorrei formare un gruppo stabile”. E il Binasco attore di cinema, coprotagonista, ad esempio, del bel film di Gianluca Tavarelli Qui non è il paradiso nel ruolo di Walter, un piccolo impiegato che tenta la svolta con una rapina in banca? ”[...] sono stato un padre sfaccendato, più infantile del figlio nel film di Antonietta De Lillo Non è giusto, e un poliziotto sposato con una eroinomane alla caccia dei pusher in Tre punto sei di Nicola Rondolino, un noir alla Godard. Poi ho fatto Lavorare con lentezza di Guido Chiesa, nel ruolo di un ladro d’altri tempi. In genere mi scelgono per parti di ”vilain’ un po’ carogna, dallo sguardo freddo, inespressivo. Hitchcock avrebbe detto: ”Con quei ruoli non si fa carriera’” [...]» (Nico Garrone, ”la Repubblica” 21/2/2005).