Varie, 2 marzo 2005
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PILLER COTTRER Pietro Pieve di Cadore (Belluno) 20 dicembre 1974. Sciatore. Di Fondo. Campione del mondo 2005 della 15 km
PILLER COTTRER Pietro Pieve di Cadore (Belluno) 20 dicembre 1974. Sciatore. Di Fondo. Campione del mondo 2005 della 15 km. Medaglia d’oro con la staffetta e bronzo nella 30 km combinata alle Olimpiadi di Torino 2006, argento nella 15 km skating a quelle di Vancouver 2008 • «[...] ragazzo dai tratti austro-ungarici, ”spiegabili perché nel Seicento tredici famiglie austriache si stabilirono a Sappada, ed io provengo da una di quelle”. [...]» (Paolo Rossi, ”la Repubblica” 18/2/2005). «[...] faceva il discesista da bambino: a 5 anni andava a portare il sacchetto col pranzo a papà Agostino che lavorava sulla funivia ai 1400 metri di Sappada, e al ritorno scendeva lanciato. Poi zio Damiano lo convertì agli sci stretti: ”Non finirò mai di ringraziarlo”. Anche se il primo anno da fondista Pietro non faceva che piangere: ”Quanto era dura spingere, fu una sofferenza indicibile, poi ai campionati giovanili infliggevo distacchi di un minuto”. Cresceva e si fortificava: ”Da juniores feci un anno in più dei canonici 3, ma non vinsi mai la medaglia ai Mondiali, arrivai quinto vicino a queste montagne, a Reutte: davanti a me c’erano due giapponesi!”. Pietro non desistette: abbandonò la terza superiore, entrò nei Carabinieri, decise di votarsi completamente al fondo. ”Altrimenti avrei fatto il falegname, dalle mie parti ci sono tanti artigiani del legno”. Il 23 ottobre del 2001 gli costò caro: mentre spaccava la legna per il camino di casa, si tranciò l’indice della mano sinistra: ”In fondo mi andò bene, diventai Silver Finger all’Olimpiade [...]”. Avere davanti il concittadino di Sappada Silvio Fauner, è stata la sua fortuna. [...] ”Vidi in tv il suo rush nella staffetta d’oro olimpica di Lillehammer, mi feci pure male a grattarmi le gambe dalla tensione. Quel gruppo ha dato visibilità al fondo, lo ha lanciato in Italia, anche se adesso le cose sono cambiate. [...]”. E’ in nazionale dal ’ 95, l’anno della 50 km iridata di Fauner in Canada: il destino ha voluto che a conquistare 10 anni dopo un altro titolo mondiale azzurro fosse il secondo sappadino più famoso. [...] Il trionfo di Holmenkollen nel ’ 97 fu l’atto di nascita del campione Piller Cottrer: ”Successe tutto di fretta, dopo la gara presi al volo l’aereo e tornai a casa. [...]”. L’anno dopo ai Giochi di Nagano, finì nelle reti sbilanciandosi in una curva in discesa: ”Fu l’inizio delle sfortune, stavo per andare a medaglia nella 50 km”. La sua distanza preferita a passo pattinato. Ai Mondiali 2001, era in testa sino ai 43 km: rimase assiderato nel bosco, a meno 18 gradi, venne superato dal poi dopato Muehlegg ma riuscì stoicamente a tagliare il traguardo: ottavo. Senza medaglia ma con orgoglio. Come nella 30 km olimpica di Salt Lake City, anche quella macchiata dal doping del tedesco spagnolo. ”Le disavventure non le rinnego”. In quei Giochi conquistò l’argento in staffetta e da quel momento non smise più di gareggiare con un berrettino giallo. ”Ma quella medaglia non mi ha cambiato la vita, spero che stavolta si accorgano di me. Forse dovrei portare sotto la tuta una maglietta con la scritta di Superman [...]” [...]» (Stefano Arcobelli, ”La Gazzetta dello Sport” 19/2/2005).