L’Indipendente, 06/02/2005, 6 febbraio 2005
L’ultima follia. Col passare del tempo qualcosa iniziò a migliorare nel rapporto tra i due. Eva riusciva anche a accompagnarlo in qualche viaggio, sebbene sempre in incognito: Italia, Praga, Oslo, a cavallo tra il 1938 e il 1939
L’ultima follia. Col passare del tempo qualcosa iniziò a migliorare nel rapporto tra i due. Eva riusciva anche a accompagnarlo in qualche viaggio, sebbene sempre in incognito: Italia, Praga, Oslo, a cavallo tra il 1938 e il 1939. Ma poi arrivò quella guerra alla quale il nazismo stava lavorando da anni. E mentre Hitler, che si faceva vedere ancora meno del solito, cercava di seguire il folle piano della sua vita, Eva assisteva alle proiezioni dei film di Hollywood, sognando di diventare un giorno attrice anche lei. cosa accertata che Hitler negli ultimi anni della guerra subì un tracollo fisico e psichico notevole: ripeteva, con una inconsapevole comicità, che Eva e il suo cane Blondi erano gli unici amici rimasti. Dal 23 gennaio del 1945 dormiva nel bunker di Berlino. Eva lo raggiunse contro la sua volontà verso la fine di marzo. Il 29 aprile, in quella che Fest ha chiamato «macabra pedanteria», Hitler sposò Eva. Un matrimonio tanto cercato e voluto da lei, ma che a posteriori assunse il significato di ultima follia. Fu un impiegato di Goebbels, un consigliere comunale, a sposarli in una sala del bunker di Berlino; testimoni degli sposi, Goebbels stesso e Martin Bormann, il ”segretario del Führer”. Soltanto poche ore dopo i coniugi Adolf e Eva Hitler si sarebbero suicidati.