Varie, 5 febbraio 2005
Tags : Ivan Ljubicic
Ljubicic Ivan
• Banja (Bosnia) 19 marzo 1979. Tennista. Nel 2005 vinse (con la Croazia) la Coppa Davis • «[...] Giovanissimo tennista, ne aveva passate di tutti i colori, prima di salire in extremis su un aereo che lo riportasse in Croazia, in salvo, senza un soldo nelle tasche di pantaloni stracciati. La salvezza si era profilata in una sorta di Eldorado chiamato Italia. Era stato accolto, il giovane profugo, in un gruppo che comprendeva Camporese, Furlan, Caratti, un gruppo col quale un giovane tecnico testadura andava imparando il mestiere. [...] Riccardo Piatti da Como [...]» (Gianni Clerici, ”La Stampa” 6/11/2005) • «Dicono che [...] sia troppo intelligente per essere anche un campione. Dicono che pensa troppo ed è troppo buono in uno sport come il tennis, che è sempre più meccanico e ripetitivo e fisico e duro. [...] a 13 anni, scappò dalla guerra per rifugiarsi in Croazia e poi trovò asilo tennistico alle Pleiadi di Moncalieri, in Italia. Perché è alto 1.93, pesa 82 chili e spara servizi a 215 all’ora, ma fa meno paura di altri omoni del circuito, calvo com’è e col faccino pallido, sempre dolce e cortese, e con un curriculum di sconfitte brucianti: addirittura nel 2002 ha il record di 7 partite perse al tie- break del terzo set mancando 5 volte il match- point. Dicono anche che ha cominciato il tennis un po’ tardi, a 9 anni, ma Ljubicic è stato finalista a Wimbledon juniores 1996 [...] Del resto lui rifiuta le etichette: ”Per diventare numero uno del mondo forse sì, pensare troppo è un problema, ma poiché il tennis è una piccola parte della vita, diciamo il 15- 20%, non devo dimenticare che, a fronte della soluzione di tanti problemi economici, ci sono tanti giocatori che hanno avuto la vita rovinata. [...] agli Us Open contro Roddick persi di poco, lui al quarto set era stanco, andò al bagno per 20 minuti, coinvolse i giudici di linea e alla fine vinse. Io dichiarai che non mi piaceva il suo atteggiamento in campo, lui mi chiamò in camera, in albergo, chiedendomi spiegazioni, alterato. Per me è finita lì, ma quell’anno pioveva sempre e per i media divenne un caso”. [...] Dopo che la federtennis bosniaca aveva trovato una sistemazione per noi otto ragazzi e un coach a Moncalieri, dove siamo rimasti per tre anni senza pagare le spese, sarei diventato italiano, ma saltò tutto per un problema fiscale. Non m’era stato rinnovato il visto e quindi per giocare per voi avrei dovuto aspettare il 2007” [...]» (Vincenzo Martucci, ”La Gazzetta dello Sport” 5/2/2005).