Varie, 4 febbraio 2005
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Leonard Jason
• Barking (Gran Bretagna) 14 agosto 1968. Ex giocatore di rugby. Campione del mondo 2003 • «[...] a 21 anni il più giovane pilone nella storia dell’Inghilterra [...] “Da bambino per 10 pence mi facevo tirare un cazzotto in pancia. Se incassavo il cazzotto, incassavo anche i 10 pence. Se mi faceva male, davo indietro una sterlina”. Se non ci fosse stato l’ovale, avrebbe continuato a fare il carpentiere. “Non finirò mai di ringraziare il mondo del rugby, mi ha spalancato le porte del pianeta”. Le porte degli spogliatoi le spalancava lui: “Dopo qualsiasi partita, comunque finisse, andavo dagli avversari, stringevo la mano, offrivo una birra”. Alla finale della Coppa del Mondo 2003, vinta dall’Inghilterra sull’Australia per il magico drop di Jonny Wilkinson a una decina di secondi dalla fine del secondo supplementare, mentre tutti i suoi compagni vagavano in estasi per il campo, Leonard e il collega Phil Vickery erano accanto al pilone australiano Ben Darwin, seriamente infortunatosi all’osso del collo in semifinale contro gli All Blacks. “Se non sai perdere con leggerezza e vincere con umiltà, è meglio che non giochi a rugby”. A dispetto del soprannome the fun bus (la corriera stravagante: “La prima volta che l’ho visto correre infagottato in una maglia rossa — ricorda il seconda linea inglese Martin Bayfield — mi è sembrato uno di quegli autobus di Londra a due piani”) [...] “Rugby, birra e ragazze. In questo ordine ho ottenuto i migliori risultati. Purtroppo” [...] leggendaria la sua definizione di terzo tempo: “Una tranquilla pinta seguita da altre 17 piuttosto rumorose [...] Ho sempre giocato per il piacere, lo spirito, l’onore. Al resto ci pensavo molto vagamente. Quando ho capito che il mio corpo perdeva dei colpi, ho saputo dire basta prima di sentirmelo dire da qualche allenatore ” [...]» (Marco Pastonesi, “La Gazzetta dello Sport” 4/2/2005).