Giampaolo Visetti, "la Repubblica" 3/2/2005, pagina 15., 3 febbraio 2005
Aleksander Lukashenko, presidente della Bielorussia, ha deciso che le top model del suo paese non potranno più lavorare all’estero, perché la loro proverbiale bellezza è «risorsa strategica nazionale»
Aleksander Lukashenko, presidente della Bielorussia, ha deciso che le top model del suo paese non potranno più lavorare all’estero, perché la loro proverbiale bellezza è «risorsa strategica nazionale». Quindi, sarà sottoposta a «tutela commerciale particolare»: tasse, dazi, autorizzazioni e permessi scritti. Il presidemte s’è deciso a prendere il provvedimento dopo aver notato con stizza che numerose ragazze bielorusse, molto ricercate dalle agenzie di moda, emigrano all’estero (la frase: «Perché ce le lasciamo scappare tutte se poi in patria dobbiamo accontentarci di vedere solo francesine consumate e a fine carriera?»). Ha lanciato così una campagna contro il «commercio e lo sfruttamento del fascino nazionale», accusando nello stesso tempo ministri e burocrati di non fare nulla per «evitare che l’esodo in Occidente delle donne migliori impoverisca il Paese e indebolisca la razza bielorussa». Anche in Turkmenistan, d’altra parte, è capitata una cosa simile: il presidente Saparmurat Niazov ha fissato un’imposta di 50 mila dollari per gli uomini non residenti che vogliano sposare una bellezza locale.