varie, 2 febbraio 2005
BARZAGLI Andrea
BARZAGLI Andrea Fiesole (Firenze) 8 maggio 1981. Calciatore. Dal gennaio 2011 alla Juventus. Col Wolfsburg vinse nel 2009 la Bundesliga. Lanciato dal Chievo, ha giocato anche nel Palermo. Con la nazionale, campione del mondo 2006 e d’Europa Under 21 • «[...] ha sempre vissuto a Scandicci con due amori nel cuore: il pallone e la Fiorentina, naturalmente. Da piccolo andava in curva a vedere le partite della Viola. Il suo sogno come per tutti i giovani appassionati di calcio era giocare con la maglia della sua squadra. Ma lui dalla Fiorentina non c’è mai passato, neanche per sbaglio, mai un provino o una leva giovanile. Oggi che è cresciuto e che la notorietà l’ha raggiunta comunque è convinto sia stato un bene aver girato alla larga dalla sua squadra del cuore. E si accontenta di entrare all’Artemio Franchi da avversario, con una maglia diversa ma con quella stessa grande voglia di giocare a calcio di quand’era bambino. [...] “Magari se andavo nelle giovanili della Viola avrei fatto un percorso rallentato. Invece ho giocato in tutte le categorie e sono arrivato fino a qui”. Anche se la sua vita calcistica comunque sempre da qui è partita: “Sì, ma con le Rondinelle. Ci sono stato due anni, al primo campionato nei dilettanti ottenemmo la promozione in C2. Poi andai alla Pistoiese in B, ma raggranellai appena 5 presenze. Ero molto giovane, avevo solo 19 anni. Dopo mi acquistò l’Ascoli, rimasi due anni ma già al secondo campionato mi aveva preso il Piacenza lasciandomi per una stagione in prestito alla società marchigiana”. Fino a che non lo scoprì Sartori, il diesse del Chievo dando una svolta alla sua carriera: “[...] dovevo andare a giocare a Piacenza, in B, e invece mi ritrovai in A. Immaginavo di disputare giusto qualche spezzone di gara. Invece i due difensori centrali, D’Anna e Sala, ebbero qualche problema fra infortuni e squalifiche. Del Neri mi mandò in campo per necessità e poi non mi ha fatto più uscire”. Al Palermo è arrivato per merito dell’Inter che [...] soffiò Burdisso alla società rosanero. [...]» (Francesco Caruso, “La Gazzetta dello Sport” 2/2/2005).