31 dicembre 2004
Tags : Max. Leitner
Leitner Max
• Nato a Bressanone nel 1958. Delinquente. «[...] la ”primula rossa” dell’Alto Adige [...] il rapinatore che non ha mai ucciso né ferito nessuno, come ha sempre tenuto a precisare, e che non sopportava il carcere. Accusato di una lunga serie di rapine in banca, fuggì da un penitenziario austriaco nel ’90 per consegnarsi alle autorità italiane: ”Qui si sta molto meglio”, disse. Due anni dopo, un’altra fuga a Bolzano, dove riuscì a scalare il muro di cinta e a gettarsi nel fiume durante l’ora d´aria; lo catturarono vicino a casa. Nel 2002 evase dal carcere di Padova, approfittando di un permesso che gli avevano concesso tra le polemiche (si parlò di una sua collaborazione con la Procura) e nell’ottobre 2004, dopo una nuova cattura fra i monti altoatesini, l’ultima evasione, a Bergamo, grazie alla complicità di un agente di custodia che subito confessò di aver aperto la cella per denaro. Aveva un vizio, Leitner: quello di spedire lettere e cartoline ai giornali altoatesini fingendosi ai tropici o in Sudamerica per farsi beffe degli investigatori che lo stavano cercando.[...] era sempre stato acciuffato vicino a casa, non resisteva al richiamo dell’Alto Adige e della sua famiglia - genitori e quattro fratelli - che gli erano sempre stati vicini, augurandogli fino all’ultimo di restare fuori dalle carceri [...]» (Andrea Selva, ”la Repubblica” 31/12/2004).