Varie, 31 dicembre 2004
Tags : Roger. Corman
Corman Roger
• CORMAN Roger Detroit (Stati Uniti) 5 aprile 1926. Regista. Attore. Produttore • «[...] uno dei “grandi” di Hollywood. Parlano per lui i 347 film prodotti (il numero sale a 450 con le co-produzioni), i 54 diretti ed i 28 che ha intepretato, spesso per i registi che ha aiutato a diventare grandi, in cinquant’anni di onorata carriera. L’avventura cinematografica di Roger Corman inizia [...] con la produzione di un film intitolato Highway Dragnet, a cui fece seguito, pochi mesi dopo, il debutto alla regia con Five Guns West. Sin dagli esordi, Corman conquistò la fama di un “guerrilla filmmaker” in grado di realizzare un film in meno di una settimana utilizzando scenografie e troupe in prestito (spesso inconsapevole) da parte di altre produzioni. Ma ciò che lo rende una figura leggendaria nel cinema americano non è tanto la consacrazione a “re indiscusso della serie B” di cui si vanta senza alcuna ironia, ma il fondamentale lavoro di mentore di una intera generazione di registi, che vanno da Martin Scorsese a Peter Bogdanovich, da Francis Ford Coppola a John Landis, fino a Jonathan Demme. Registi che spesso lo chiamano a recitare nei loro film. [...] “Nel Padrino parte II ho interpretato un senatore: credo che Francis si sia voluto divertire un po’ alle mie spalle. Poi hanno cominciato a scritturarmi Joe Dante, Wes Craven, Ron Howard e Wim Wenders. Di questo passo finirò per essere ricordato soprattutto come attore [...] Ritengo che non sia possibile scindere i tre aspetti della mia attività. Sono orgoglioso dei film che ho realizzato, e del modo in cui li ho realizzati. Credo che tutti i registi formati nella mia scuderia hanno imparato più di ogni altra cosa la possibilità di realizzare il cinema a dispetto di ogni avversità. Nei momenti in cui mi sento più romantico parlo di ‘necessità’ [...] Se ho avuto un merito è stato quello di rendermi conto del talento dei cineasti con cui avevo a che fare, ma devo ammettere che non mi sarei mai aspettato la qualità ed il successo che hanno raggiunto” [...]» (Antonio Monda, “la Repubblica” 30/12/2004).