Varie, 22 settembre 2004
Tags : Giambattista Valli
VALLI Giambattista Roma 1966. Stilista • «Direttore artistico della maison Ungaro [...] come responsabile della linea di alta moda pronta, ha sempre fatto le cose in grande
VALLI Giambattista Roma 1966. Stilista • «Direttore artistico della maison Ungaro [...] come responsabile della linea di alta moda pronta, ha sempre fatto le cose in grande. E non ha mai sbagliato un colpo, con tanta classe e una sana, fresca spensieratezza. Alle spalle il giovane romano aveva diverse esperienze nel campo della moda: prima con Roberto Capucci, poi con le Fendi come disegnatore della linea Fendissime, infine, con Krizia come senior designer. La svolta però arriva nel 1997, quando incontra Emanuel Ungaro. ”Ci presentò un amico comune. Lui cercava qualcuno che lo aiutasse a ridare smalto al suo marchio, io volevo fare un’esperienza all’estero per un grande della moda francese”. Il primo incontro è piuttosto curioso. ”Ho solo cinque minuti per lei”, tagliò corto Ungaro appena si trovò davanti il giovane Valli. ”Io lo lasciai parlare per qualche minuto”, racconta Valli, ”e alla fine mi disse che gli piacevo e che potevo iniziare a lavorare quando volevo”. Da allora Valli non ha più lasciato l’atelier di avenue Montaigne. Certo, entrare in una casa di moda come la Ungaro dove dal 1968, anno in cui è stata fondata, ogni decisione è stata presa solo ed esclusivamente da Ungaro in persona, non è facile. ”Durante il primo anno non ho fatto altro che ascoltare quello che diceva Emanuel, guardavo e cercavo di imparare. Alla fine ho preso il coraggio a quattro mani e ho cominciato a fare le mie proposte”. Proposte che incontrano i favori di Monsieur, come viene chiamato da tutti i suoi assistenti Ungaro. Lo stile dei due creativi è molto diverso ma, per molti versi complementare. E così i due stilisti sono riusciti a dividersi il lavoro senza rivalità. Ungaro continua a occuparsi della linea di alta moda, mentre Valli si concentra sul prêt-à-porter. Pochi mesi dopo il suo arrivo viene promosso direttore creativo del gruppo. ”Faccio di tutto. Con Emanuel e sua moglie disegno, seguo i casting, seleziono le idee per le pubblicità, e mi occupo della musica e delle luci”. Un lavoro estenuante, che ha però consentito a Valli di riportare nel giro di pochi anni il nome Ungaro sotto i riflettori della ribalta. Con una serie di mosse azzeccate. [...] con la moglie di Ungaro, Laura, responsabile dell’ufficio stampa, Valli dà il via a una serie di campagne pubblicitarie shock. Per l’estate del 1999 il fotografo Mario Sorrenti immortala la bella modella Kirsten Owen in pose sadomaso in compagnia di un grande cane bianco che indossa una museruola di pelle nera con borchie d’argento. L’opinione pubblica è scandalizzata. La redazione del mensile americano ”Harper’s Bazaar”, che ha pubblicato per primo le fotografie, viene sommersa da lettere di protesta dei lettori. Valli si scusa con la stampa e minimizza l’accaduto, ma per giorni e giorni i giornali specializzati non parlano d’altro. Subito dopo il giovane creativo decide di rimodernare i negozi Ungaro. Il primo esperimento viene fatto con la boutique di rue Montaigne a Parigi. Valli e Ungaro chiamano l’architetto Antonio Citterio e gli chiedono di realizzare un ambiente che ricordi il boudoir di una donna contemporanea con grandi divani da oppio cinesi, fiori e candele. Il progetto è un successo: in breve la nuova boutique registra un incremento delle vendite del 20 per cento. [...]» (Jacaranda Falck, ”L’Espresso” 1/2/2001).