Mariano Sabatini, "punto.com" 22/6/2004, 22 giugno 2004
MARIA TERESA RUTA
«Quando si accende la lucetta rossa appaiono prima i suoi denti poi il resto del corpo, per questo motivo il grande Ciotti l’aveva definita "il sorriso che non conosce confini", e lei su questo ironizza tranquillamente. La sua annosa professionalità non si discute, ha una risposta pronta su tutto e non si turba neppure se le si fa notare che, come certe piante stagionali, spunta in tv solo sotto la canicola. Da un po’ di anni, è specializzata in programmi il cui titolo abbia vicino la parola "estate". D’inverno la scelgono per soffrire sulle isole dei famosi, a luglio e agosto la usano per rassicurare chi deve consolarsi di non poter migrare i luoghi di villeggiatura ameni. Da pochi giorni "Italia sul 2" si è strasformato in "Estate sul 2", non potevano che affidarglielo.
Come è cambiata la versione estiva?
Pochissimo a parte il collegamento finale con una cucina, ogni volta di una regione diversa, spesso per proporci una ricetta ma anche per dare un consiglio su cosa visitare di questa nostra bella Italia.Per il resto, ogni volta tratteremo due grandi argomenti e dalla prossima settimana, dopo gli europei di calcio, la trasmissione diventerà di due ore, dalle 14 alle 16.
Chi ti ha proposto la conduzione?
Antonio Marano, prima di lasciare la direzione di Raidue. Anzi mi aveva offerto quella degli europei, se però non ci fosse stata Paola Ferrari. Il mio posto l’ha preso Linus, perché non volevano due donne.
A "Estate sul 2" siete due donne. Vi accapigliate?
E’ diverso, non parliamo di calcio. Sono abituata a coabitare con le donne, l’anno scorso a "Uno mattina estate" ne avevo sette con me, tutte debuttanti e tutte bellisime. Come si chiama quella che fa il programma con Giletti?
Caterina Balivo.
Ecco, lei è splendida!
Insomma, ti usano come "nave scuola"?
Sì, Monica Rubele è quasi una mia coetanea, un po’ più giovane, al suo debutto sulla Rai. Non ho nessun problema, forse lei è solo un po’ intimidita dalla mia notorietà.
Vi dividete i ruoli da brave sorelline?
Io apro il programma, perché immagino che l’azienda abbia voluto puntare su una che è già "padrona di casa", un volto conosciuto che rassicuri il pubblico. Poi c’è uno spazio un po’ più serio, con casi umani o di cronaca, che curo io con un cammeo di Monica, il secondo legato alla leggerezza dell’estate è a più voci, gestito da Monica, con miei interventi.
L’altro giorno parlavate di "donne bambole", praticamente quello che sei tu.
Non ho problemi a interpretare nessun ruolo, da vecchia mestierante. Una volta sarò bambola, anche se non mi sono rifatta, un’altra professoressa. A volte vorrei tranquillizzare i miei uomini che mi possono trovare impegnativa.
Lavori per la rete leghista, vuol dire che ti sei schierata?
Per carità, faccio tanti auguri a Bossi che mi è simpatico. Tante cose però non le posso condividere, mi sento cittadina italiana. Mia mamma è calabrese, mio padre rumeno, sono nata a Torino, vivo a Milano, lavoro tranquillamente a Roma. E poi non ho mai creduto di dover avere padrini politici. La Gruber sostiene che non c’è libertà, che bisogna schierarsi, non sono d’accordo.
Scorrendo la lista dei candidati alle europee, sembrava di leggere il cast di Sanremo o comunque un palinsesto tv. A te hanno proposto una candidatura?
In tanti, a destra e a sinistra, proprio quest’anno. Tre o quattro comuni mi volevano nel ruolo di sindaco. In politica mi interessano solo i programmi, anche se da vecchia popolare, mi colloco nel centro-sinistra. Ho lavorato con la Garavaglia, poi in Commissione Sanità al Senato, importanti sono le idee.
Confessa, hai partecipato a "L’isola dei famosi" per rimpolpare le occasioni di lavoro?
Di lavoro me ne hanno sempre offerto tanto. I primi a parlarmene furono Giorgio Gori e Simona Ventura, poi Marano mi chiarì che tra tanti personaggi di carisma ma recuperati all’anonimato aveva bisogno di una che stesse lavorando. Visto che per "Uno mattina estate" mi alzavo alle quattro ho accettato la vacanza, che poi vacanza non è stata.
Lavorare d’estate non lo consideri un po’ da sfigati?
E’ una mia esigenza. Oggi i miei figli sono grandi, in giro per il mondo. Sono tranquilla, posso lavorare. Da giornalista sono una donna di "cucina", abituata ad andare in redazione tutti i giorni. Non capisco le mie colleghe che pur di selezionare si accontentano di fare due serate a stagione.
Infatti tu hai accettato di lavorare anche a Odeon Tv.
Ho presentato il "Tg salute" perché volevo fare un certo discorso, portare in tv anche i medici di famiglia, non i soliti "baroni". E poi come ho detto a me interessa il lavoro, senza snobismi.
Ma chi c’è a luglio e agosto davanti alla tv?
Un medico che è venuto un paio di volte a "Uno mattina estate" è stato poi invitato all’edizione invernale, mi diceva che dopo la partecipazione estiva il suo studio era stato preso d’assalto, cosa che non era accaduta d’inverno quando, evidentemente, c’è un ascolto più distratto dal lavoro, dagli impegni.
Ti risulta che la Rai abbia ridotto i compensi di voi presentatori?
Come no? Per quando mi riguarda mi volevano dare un quinto di quanto mi sarei aspettata, poi trattando siamo arrivati a un terzo.
A Bonolis però danno i miliardi che chiede.
Mi sembra giusto, lui ha portato al successo un format che se domani si rifiutasse di condurre la Endemol dovrebbe buttare. Io conduco programmi che potrebbero fare indifferentemente anche la Saluzzi, la Azzariti, tutte brave allo stesso modo.
Hai appena pubblicato un libro, "Le ricette di Mamma Isola" (Rai Eri). Chi ti farebbe piacere invitare a cena tra i colleghi?
Bonolis, che è simpaticissimo, ma lo vorrei solo in coppia con Luca Laurenti. I miei amici Carlo Conti e Antonella Clerici, che è una buongustaia, e poi Maurizio Costanzo.
Chi ti dimenticheresti di invitare?
Gianfranco Funari, che sicuramente destabilizzerebbe la conversazione».