(Vittorio Zucconi, ཿla Repubblica 27/6/2004), 27 giugno 2004
Jack Ryan, quarantenne banchiere di Chicago, due lauree a Harvard. Bel viso regolare, capelli scuri e ondulati, dieci anni fa ritenendo d’aver fatto soldi a sufficienza lasciò la banca per mettersi a fare l’insegnante nelle scuole del ghetto, senza neppure prendere stipendio
Jack Ryan, quarantenne banchiere di Chicago, due lauree a Harvard. Bel viso regolare, capelli scuri e ondulati, dieci anni fa ritenendo d’aver fatto soldi a sufficienza lasciò la banca per mettersi a fare l’insegnante nelle scuole del ghetto, senza neppure prendere stipendio. In una serata di beneficenza, al tavolo d’un improvvisato casinò, s’imbattè nella bionda Jeri Zimmermann già Miss Illinois nel 1989 e finalista al concorso Miss Costume da Bagno Usa, ma quella sera tutta indaffarata a fare da croupier. Si sposarono, ebbero un figlio, lei trovò pure lavoro interpretando il ruolo di un cyborg nella serie Star Trek: strizzata nell’aderente tuta argentata, due volte le capitò di perdere i sensi sul set per costrizione circolatoria. Dopo dieci anni di matrimonio il divorzio, in seguito al quale il giudice stabilì che Jack Ryan cedesse alla ex moglie metà del patrimonio coniugale. I motivi del divorzio sono rimasti segreti, fino a quando Ryan annunciò la sua candidatura al fianco dei repubblicani per il seggio senatoriale dell’Illinois alle prossime elezioni. I giornali pubblicarono gli atti processuali: la Zimmermann era stanca di frequentare i sex club che invece il marito apprezzava. Dai documenti: "La controparte mi portò con sé in brevi viaggi che lui chiamava fughe romantiche: a Parigi, New Orleans, New York portandomi nei night club che sceglieva lui. Suddetti locali erano sex club nei quali i clienti liberamente si producevano in atti sessuali, su materassi visibili a tutti e in cubicoli ben illuminati. La controparte mi chiese di compiere suddetti atti in gabbie e piattaforme sopraelevate, dai quali pendevano corde, attrezzi, ganci e altri oggetti di impiego misterioso. Fui avvicinata da uomini che mi chiesero di compiere su di loro atti particolari e chiesi seccamente a controparte di andare via". La controparte, continua il racconto, quella volta si scusò e disse d’aver sbagliato locale. Dopo tre episodi simili, però, la Zimmermann s’infastidì, capì che non si trattava di errore e chiese i soldi che il giudice le accordò. Ryan è stato costretto dal suo partito a ritirare la candidatura.