L’Indipendente 27/06/2004, 27 giugno 2004
L’errore della contraerea Oggi le voci più accreditate preferiscono ritenere quello di Tobruch un errore della nostra antiaerea
L’errore della contraerea Oggi le voci più accreditate preferiscono ritenere quello di Tobruch un errore della nostra antiaerea. Si punta soprattutto il dito sulla disorganizzazione della piazzaforte, sull’incomunicabilità tra Marina e Esercito. Qualcuno mette in evidenza il coraggio di un radiotelegrafista in servizio quel giorno a Tobruch, il quale - malgrado in quel momento stessero cadendo sulla base tante bombe inglesi - ricevuto l’avviso radio dall’aeroporto di Derna relativo al decollo di due SM.79 diretti al Campo T2, saltò in bicicletta per informare la contraerea. Non riusciva infatti a telefonare la notizia alle postazioni, tutte impegnate nel fuoco antiaereo per contrastare l’azione degli incursori nemici, le linee erano tutte interrotte. Riuscì però a portare la notizia pedalando da una batteria all’altra, malgrado continuasse il bombardamento. Generosità, anzi eroismo: inutile però, al coraggioso ciclista non fu possibile raggiungere le navi alla fonda nella baia, di conseguenza alle unità della Marina non riuscì di comunicare il messaggio. E la tragedia si compì sotto i suoi occhi.