Mario Deaglio, "La Stampa" 28/6/2004 pagina 1, 28 giugno 2004
In Italia il numero delle persone professionalmente coinvolte nell’attività calcistica, o in quelle derivate, può essere stimato in alcune decine di migliaia, all’incirca pari a quello di chi si occupa di ricerca scientifica; e il valore complessivo delle produzioni calcistiche o legate al calcio in 15-20 mila miliardi di lire all’anno (ossia un po’ meno dell’1 per cento del Pil italiano) una cifra quasi pari a quella destinata alla ricerca scientifica
In Italia il numero delle persone professionalmente coinvolte nell’attività calcistica, o in quelle derivate, può essere stimato in alcune decine di migliaia, all’incirca pari a quello di chi si occupa di ricerca scientifica; e il valore complessivo delle produzioni calcistiche o legate al calcio in 15-20 mila miliardi di lire all’anno (ossia un po’ meno dell’1 per cento del Pil italiano) una cifra quasi pari a quella destinata alla ricerca scientifica. Se si paragonano questi dati con quelli di altri Paesi, si scopre che la ricchezza mossa dal calcio è relativamente elevata, mentre quella destinata alla ricerca è la metà rispetto a quella stanziata dagli altri paesi avanzati (e per di più stagnante o in diminuzione).