(Antonella Barina, ཿIl Venerdì 25/6/2004), 25 giugno 2004
Alcune regole imposte alla principessa Masako, consorte del principe giapponese Naruhito: vedere i genitori non più di due volte l’anno, uscire solo per gli impegni ufficiali e dopo qualche settimana di preavviso, niente denaro, niente linee telefoniche private
Alcune regole imposte alla principessa Masako, consorte del principe giapponese Naruhito: vedere i genitori non più di due volte l’anno, uscire solo per gli impegni ufficiali e dopo qualche settimana di preavviso, niente denaro, niente linee telefoniche private. Unico svago concesso, studiare il latino. Il suo compito è quello di far nascere un erede maschio, cosa che finora non è stata dal momento che l’imperiale coppia ha avuto una bambina, Aiko. Lei, borghese poliglotta e colta, da tempo tollera male la rigorosa etichetta di corte (come accadde pure all’attuale imperatrice Michiko che soffrì di anoressia) ed è caduta in depressione. Per salvare la principessa, per la prima volta nella storia del Giappone il rampollo imperiale in diretta televisiva ha chiesto alla corte di Tokyo, un apparato d 1.100 persone, di rivedere il rigido protocollo.