a, 25 giugno 2004
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CHIELLINI Giorgio. Nato a Pisa il 14 agosto 1984. Calciatore. Dal 2004/2005 alla Fiorentina (in prestito dalla Juve)
CHIELLINI Giorgio. Nato a Pisa il 14 agosto 1984. Calciatore. Dal 2004/2005 alla Fiorentina (in prestito dalla Juve). Campione d’Europa under 19 e under 21 con la nazionale, con il Livorno ha conquistato la promozione prima in B (attesa 28 anni) poi in A (55). Il 17 novembre 2004 ha esordito in nazionale (Italia-Finlandia 1-0 a Messina). «Nonostante il suo club fosse in C1 lui già meritava l’attenzione dei vari tecnici delle nazionali. Aveva 15 anni appena quando Giampaglia lo segnalò all’Inter, ma lui scelse di restare in amaranto. E qualche mese dopo a bussare alla porta di casa Chiellini giunse anche l’immancabile Pantaleo Corvino, intenzionato a portarlo a Lecce. Ma in quel periodo la famiglia ritenne di non farlotrasferire così lontano. Mamma Lucia lo voleva accanto a sé. Scelta felice, che è valsa la maturità scientifica (un brillante 92/100)e poi l’iscrizione a Economia e Commercio. A Giorgio riesce bene tutto ciò che fa, per la soddisfazione anche di papà Fabio, medico-chirurgo che in passato ha lavorato anche per il Pisa. [...] all’Europeo in Inghilterra dell’under 16 che nasce il feeling con Davide Lippi, il suo attuale agente socio della Gea World. Già in quella squadra ricca di talenti (De Rossi e Aquilani, per esempio) il tecnico Paolo Berrettini gli dà grande fiducia. Attestazioni che lui e il suo gruppo ripagano adeguatamente, visto che nell’under 19, poi, riusciranno anche a diventare campioni d’Europa. Ma Giorgio è forse il più precoce se approda nell’under 21 e di seguito nell’Olimpica che si guadagna il bronzo ad Atene. [...] estate 2002, quando lui non ha ancora 18 anni. Il Livorno prende il portiere Amelia dalla Roma e i giallorossi ottengono in pegno la metà cartellino del promettentissimo giovanotto. Ancora una volta, però, Giorgio resta nella sua Livorno e nel frattempo conquista un posto titolare in prima squadra, tanto da divenire protagonista della cavalcata che porta gli amaranto di Mazzarri allo storico ritorno in serie A. Perciò quando a giugno scocca l’ora dei verdetti sulle comproprietà tutti danno per scontato che la Roma s’aggiudichi la partita. Invece Spinelli tiene duro e per poco meno di tre milioni di euro lo strappa al club di Franco Sensi, a caccia di denari per uscire dal tunnel della crisi finanziaria che mette addirittura in dubbio l’iscrizione al campionato. Lì per lì sono in pochi a farci caso. Ma il clamore scoppia quando, a qualche settimana di distanza, si viene a sapere che Spinelli nel frattempo ha rivenduto tutto il cartellino alla Juve per circa sette milioni di euro. Un autentico colpo di scena, in puro stile Moggi. Ed è una delle puntate più curiose della telenovela estiva che ha messo di fronte Juve e Roma per i più noti casi di Capello, Emerson e Zebina. Poi, però i bianconeri (costretti a finanziare gli acquisti di Emerson e Ibrahimovic) cedono a loro volta la metà del cartellino di Chiellini ai viola per poco più di 3 milioni di euro. Nel contempo, però, prevedono di poterlo riscattare per una cifra che riconosce alla Fiorentina la sua valorizzazione» (Carlo Laudisa, ”La Gazzetta dello Sport” 19/11/2004). «Non è un livornese modello Ovosodo: [...] nato per sbaglio a Pisa - nell’ospedale dove lavorava il papà, medico - cresciuto al quartiere Ardenza, con vista sullo stadio, è un ragazzo tranquillo. [...] ha cominciato a giocare a calcio all’età di cinque anni e, con lui, il fratello gemello, Claudio. La prima squadra è stata quella del quartiere, Livorno 9, poi il passaggio alle giovanili del Livorno vero, a 13 anni. stato quello il momento in cui le strade con Claudio si sono divise: e il gemello, altro carattere forte, è andato a consolarsi a Pisa. Una scelta mica da ridere: la rivalità tra le due città è roba da letteratura. Giorgio cresceva. E diventava sempre più alto, e più forte, e più potente. Il Briegel dell’alto Tirreno. E andava a scuola, dove, invece, il legame con Claudio non era stato spezzato. Dopo le medie, il liceo scientifico, all’istituto Enriques. E i due studiavano, mica perdevano tempo. Il diploma ha premiato i loro sforzi: voto 92 per Giorgio, 83 per Claudio. Che, intanto, era tornato a giocare a calcio a Livorno, nell’Armando Picchi, in Eccellenza. Giorgio ora è iscritto alla facoltà di Economia e Commercio di Pisa. [...] La sua crescita negli ultimi anni è stata una bella galoppata. Caprai e Franzon nella Primavera lo hanno plasmato, Iaconi, Donadoni e Mazzarri lo hanno valorizzato. [...] da sempre fan del Milan e di Paolo Maldini, che considera il vero modello. Non ha i piedi e il talento di Maldini, ma dal punto di vista atletico può giocarsela con tutti. Ha il fisico di un decatleta. Quando parte in velocità, raccontano a Livorno, puoi solo aggrapparti alla maglia per riprenderlo. E strada facendo [...] ha imparato anche il mestiere di centrale. Ma sarebbe un delitto sperperare una forza della natura come la sua. Forza vera, come quella che gli ha permesso, statistiche alla mano, di avere la rimessa laterale più potente della serie B: dalle sue mani partono veri cross. Allenatori importanti, nella sua vita, ma quello che ha veramente segnato la sua carriera è Paolo Berrettini, il tecnico dell’Under 19. Con lui, abbondantemente sotto età - aveva appena 17 anni - Chiellini vinse il torneo ”Vilotic” nel settembre 2001. Poi, nel 2003, il titolo europeo. Con Berrettini, Giorgio ha cominciato a girare il mondo, a vincere, a confrontarsi con avversari forti: in una parola, con lui è diventato uomo, almeno dal punto di vista calcistico» (Stefano Boldrini, ”La Gazzetta dello Sport” 25/6/2004).