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 2004  giugno 13 Domenica calendario

L’incontro con Lutero Insomma la Spagna fu presto pacificata, ma non altrettanto si poteva dire del resto d’Europa

L’incontro con Lutero Insomma la Spagna fu presto pacificata, ma non altrettanto si poteva dire del resto d’Europa. Nel 1520, lasciata la penisola iberica per prendere possesso del trono imperiale, Carlo si fa incoronare a Aquisgrana. La situazione, apparentemente tranquilla, contiene già in sé tutti gli elementi del dramma: fin dal 1517 un monaco agostiniano, Martin Lutero, aveva cominciato a contestare prima l’autorità morale, poi quella religiosa della Chiesa di Roma. Il suo seguito aumentava sempre più, trovando consensi anche tra i nobili (attratti fors’anche dalla possibilità di mettere le mani sulle ricche proprietà ecclesiastiche). All’inizio Carlo V s’era disinteressato della rivolta: i problemi erano ben altri. Il suo potere nell’Europa centrale era più formale che altro, il controllo del territorio gli sfuggiva così come il gettito fiscale: tentò quindi di creare un’amministrazione imperiale - il consiglio di reggenza - che governasse in sua assenza. I principi tedeschi, ansiosi d’autonomia ma impauriti dall’idea di scontentare il nuovo imperatore, fecero buon viso a cattivo gioco: il consiglio fu istituito, ma nei fatti non governò mai. Fu un altro però il momento culminante della Dieta di Worms (gennaio-maggio 1521): l’incontro tra Carlo V e l’appena scomunicato Lutero. Anche il Papa, come l’imperatore, aveva preso sotto gamba il monaco tedesco, ma nel giugno del 1520 con la bolla Exsurge Domine gli aveva dato sei mesi di tempo per ravvedersi, pena la scomunica. Lutero, per tutta risposta, aveva bruciato il testo papale nella piazza di Wittenberg insieme a qualche volume di diritto canonico. A questo punto Carlo avrebbe dovuto bandire il ribelle dall’Impero, ma i principi riformati lo convinsero, pur riluttante, a ascoltarlo: Lutero rispose «in modo insolente» alle questioni teologiche che gli furono poste e rinnovò la propria professione di fede. Per un imperatore «cristianissimo» come Carlo V questo era troppo: l’editto di Worms, approvato dalla Dieta all’unanimità nel maggio del 1521, bandì Lutero dai territori imperiali. In realtà Federico di Sassonia fece condurre il monaco nel castello di Wartburg e lo difese da ogni persecuzione.