22 giugno 2004
Il cittadino medio italiano nel Rinascimento si nutriva essenzialmente di insalate e verdure, da condire con olio e aceto
Il cittadino medio italiano nel Rinascimento si nutriva essenzialmente di insalate e verdure, da condire con olio e aceto. Cibi da giorni di festa erano lasagne bollite o fritte, gnocchi di frumento, ravioli pieni d’ortica, ricotta o carne cotti in brodo e conditi con formaggio e burro, tagliatelle, tagliolini, trenette, maltagliati e bigoli scuri fatti in casa, polpettine di fegato, salsicce, passeri, storni, piccioni. Nei giorni normali i pasti consistevano in minestre, polente di frumento o di cereali misti (segale, spelta, panìco, miglio e sorgo), legumi, frittate e pane scuro. Il vino si beveva annacquato, l’acquavite cominciava a diffondersi.