21 giugno 2004
Nella Cina del XIII secolo, quando una nave doveva intraprendere un viaggio si faceva una divinazione tramite un aquilone per conoscere l’esito della spedizione
Nella Cina del XIII secolo, quando una nave doveva intraprendere un viaggio si faceva una divinazione tramite un aquilone per conoscere l’esito della spedizione. L’equipaggio ne costruiva uno grande, fatto con un graticcio rettangolare di vimini, collegato a otto corde tenute insieme da un’unica fune. Terminata la costruzione, si cercava un ubriaco, o un folle, per legarlo all’aquilone e farlo volare. Se questo si sollevava dritto verso il cielo, allora il viaggio avrebbe avuto buon esito. Nel malaugurato caso l’oggetto non si fosse sollevato, l’equipaggio avrebbe rinunciato a partire, rinviando la data.