21 giugno 2004
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Benetollo Tom
• Nato a Vigonza (Padova) il 2 febbraio 1951, morto a Roma il 20 giugno 2004. Presidente dell’Arci. "’Un mondo migliore è possibile”. Ma solo attraverso la pace e la solidarietà. Un pensiero che ha guidato gli atti e le scelte di Tom Benetollo fin da quando, responsabile della sezione esteri della Federazione giovanile comunista italiana, alla fine degli anni ’70, viveva l’aria di violenza innescata dall’autonomia operaia padovana. [...] E proprio in quegli anni, in un’Italia martoriata dal terrorismo e dalla violenza, Benetollo matura la convinzione che l’unica strada percorribile per la sinistra è quella della pace. Nell’84, assieme ad un centinaio di giovani comunisti firma un ”manifesto” che rende pubblica questa scelta e ricorda come il Muro di Berlino fosse un ostacolo sulla strada della pace e del progresso. La coraggiosa presa di posizione mette in subbuglio il partito. I vertici del Pci invitano i giovani ”ribelli” a rivedere le proprie posizioni, insomma a fare autocritica. [...] Tre anni dopo entra nel gruppo dirigente dell’Arci. Diventa presidente dell’associazione nel ’97 e viene riconfermato nel 2002. Nel frattempo non rinuncia alla sua militanza pacifista. Partecipa alle manifestazioni contro l’installazione dei missili Pershing e Cruise in Sicilia. Promuove la Banca Popolare Etica e il Forum permanente del Terzo Settore. Sotto la sua guida l’Arci si schiera ”senza se e senza ma” contro qualsiasi intervento armato per risolvere i problemi dei popoli. Anche quando, come durante la guerra del Kossovo, il centro-sinistra è al governo" (Mario Reggio, ”la Repubblica” 21/6/2004).