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 2004  giugno 16 Mercoledì calendario

Anno I - Ventiduesima settimanaLe elezioni europee in ItaliaLe elezioni europee in Italia si riassumono così: Berlusconi ha perso (dal 25 al 21 per cento), ma la maggioranza di governo non ha subito danni

Anno I - Ventiduesima settimana

Le elezioni europee in Italia
Le elezioni europee in Italia si riassumono così: Berlusconi ha perso (dal 25 al 21 per cento), ma la maggioranza di governo non ha subito danni. La Lega e l’Udc hanno guadagnato voti, Alleanza Nazionale ha sostanzialmente tenuto. Da quell’altra parte Prodi non ha vinto, perché si aspettava il 33 per cento almeno (somma dei voti raccolti alle altre europee dai quattro partiti della coalizione) e invece ha avuto il 31,1. Avanzano Bertinotti e la sinistra cosiddetta radicale. Chi è in testa tra il Polo e l’Ulivo? Per rispondere con sicurezza bisognerebbe decidere dove stanno i Nuovi Socialisti di De Michelis e Signorile, altri vincitori del 14 giugno, che hanno preso il 2 per cento, non vogliono essere collocati preventivamente a destra e dunque sono teoricamente in grado di determinare una maggioranza. Questo è, appunto, il tipico effetto del sistema proporzionale: far contare tantissimo chi in realtà conta poco, cioè i partitini. Infine: l’essersi presentati tutti insieme in un listone rende impossibile la conta tra Ds e Margherita. Questo è invece un tipico effetto da maggioritario.

Le elezioni europee in Europa
L’Italia si differenzia dal resto d’Europa per due comportamenti: hanno votato in tanti (il 73 per cento, più che nel 1999) e il governo in carica, nonostante il flop di Berlusconi, non è stato punito. In Europa i votanti sono stati in media il 45 per cento, con punte d’astensionismo davvero impressionanti. I governi di Francia, Inghilterra e Germania hanno subito sonore sconfitte e solo Zapatero s’è salvato tra i leader dei grandi paesi. Ma era al potere da troppo poco tempo perché gli si presentasse un qualche conto. L’Europa mette in luce un terzo elemento, non visibile in Italia: il successo di tante liste che sono contrarie all’Unione europea. E un quarto: il non aver fatto la guerra in Iraq (Francia e Germania) non ha premiato.

Le elezioni europee in Francia
Astensionismo al 57 per cento, socialisti in trionfo col 29 per cento dei voti. I partiti antieuropei (Movimento per la Francia e Fronte Nazionale) hanno preso il 17 per cento. E’ possibile che il governo Raffarin vada in crisi.

Le elezioni europee in Germania
Il governo in carica che ha subito la sconfitta più grave è quello di Schröder: i democristiani lo hanno doppiato. Motivo: ha tagliato lo stato sociale, ma l’economia non è ripartita. Notevole che la Germania orientale abbia assegnato un buon successo ai comunisti, adesso al 6 per cento.

Le elezioni europee in Inghilterra
E’ il risultato più interessante: hanno perso un mucchio di voti sia i laburisti (Tony Blair) che i conservatori ed è adesso alla ribalta una terza formazione che si chiama Ukip e ha preso il 15 per cento. L’Ukip ha un programma che si riassume in tre parole: uscire dall’Europa. Non ha organizzazione territoriale - un po’ come Forza Italia - ma testimonial d’eccezione: il pilota Stirling Moss, la scrittrice Joan Collins e soprattutto il presentatore di talk-show Robert Killroy-Silk, licenziato dalla Bbc per aver fatto dal video una sparata contro l’Islam che invece l’ha reso popolarissimo.

Le elezioni europee negli altri paesi
A Zapatero, in Spagna, non è successo niente. Haider in Austria ha perso il 17 per cento dei voti e parrebbe al tramonto. In Portogallo non si sa ancora come è finita la sfida tra il premio Nobel Saramago, candidato comunista, e sua figlia Violante, che gli si contrapponeva con una lista ancora più a sinistra. In Ungheria è stata eletta una zingara. In Cechia, dove i comunisti hanno preso il 20 per cento dei voti (sono il secondo partito), c’è attesa per il risultato della pornostar Dolly Buster (al secolo Katerina Bosnickova), candidata preferita dalla moglie dell’ex primo ministro Milos Zeman ("Dolly è l’unico politico che non nasconde niente"). La Slovacchia ha battuto tutti i record di assenteismo: ha votato il 16 per cento degli elettori. Il Belgio è invece il paese con più votanti: il 91,05 per cento. Ma qui andare alle urne è obbligatorio.
Ostaggi. Martedì 8 giugno gli americani hanno liberato Maurizio Agliana, Umberto Cupertino e Salvatore Stefio, i tre ostaggi italiani sequestrati in Iraq e rimasti prigionieri dei terroristi-banditi per 56 giorni. In base all’ultima ricostruzione, documentata da una foto, i tre erano rinchiusi in una casa di al-Mahmudiya, cittadina a 30 chilometri da Baghdad. Era prigioniero con loro un imprenditore polacco, di nome Jerzy Kos. Per come ci è stata raccontata, s’è trattato di un’azione militare: gli americani hanno fatto irruzione nella casa e senza sparare neanche un colpo hanno liberato gli ostaggi e arrestato quattro terroristi. In Italia sono circolate voci di ogni genere, soprattutto quella che la liberazione, capitata a pochi giorni dal voto, fosse frutto di un riscatto pagato dal governo. Smentite indignatissime. A Gino Strada, il medico di Emergency che in tre interviste a Repubblica, Unità e Manifesto ha sostenuto, facendo i nomi dei mediatori, che è stato pagato un riscatto 9 milioni di dollari, ha risposto la Croce Rossa: "Ma se al primo scoppiare di mortaretti è scappato con tutti quelli di Emergency". La stessa Emergency, il giorno dopo, ha smentito.
Sport. In Portogallo sono cominciati i campionati europei, con una sorprendente vittoria della Grecia sui padroni di casa (2 a 1) e una ancor più sorprendente dei francesi sugli inglesi: perdevano 1 a 0 e poi Zidane ha fatto due gol all’ultimo minuto. Poiché scriviamo lunedì 14 giugno, non siamo in grado di dar conto degli azzurri, che giocano mentre il giornale chiude. Però crediamo di sapere, in base a quanto scrivono i giornali, che Totti s’è fatto le treccine. Gli azzurri dell’Under 21 hanno intanto vinto a Bochum il campionato europeo della loro categoria, battendo i portoghesi. Il campione di questa squadra è il giovane Gilardino, che Trapattoni non ha voluto portare in Portogallo. Il campionato di serie B è finito sabato 12 giugno: salgono in A Palermo, Cagliari, Livorno, Messina, Atalanta. La Fiorentina, arrivata sesta, deve spareggiare col Perugia. Schumacher ha vinto anche a Montreal: sono sette Gran Premi vinti su otto.
Romiti. Bisogna seguire con attenzione l’andamento della vicenda Rizzoli, cioè della Rcs, la società che possiede, tra gli altri, i giornali "Corriere della Sera" e, sia pure in concessione, "La Gazzetta dello Sport". Fino ad oggi il padrone vero di questa azienda è stato Cesare Romiti, che l’ha presieduta e governata attraverso il figlio Maurizio, amministratore delegato. Il giudizio degli altri soci sul governo dei Romiti non è positivo: in pratica, dicono, il Corriere avrebbe potuto guadagnare molto di più. Ora questi soci, e soprattutto Mediobanca e la Fiat, vogliono che il vecchio Cesare (82 anni) e il suo figliolo se ne vadano. Sono allo studio operazioni finanziarie di vario tipo per ottenere lo scopo morbidamente. Ma non è detto che un finale morbido sia possibile, perché i Romiti non si vogliono togliere di mezzo. La data-limite è il 30 giugno, quando scade il cosiddetto patto di sindacato, un patto cioè che lega tra loro gli azionisti principali, tra cui lo stesso Romiti. E’ difficile pensare che un eventuale ribaltamento della compagine azionaria non abbia poi conseguenze sulla direzione stessa del "Corriere".
Gambe. Francesca Ricci di 36 anni, un bambino di 12, affetta da omocistinuria, già amputata della gamba sinistra e ora per salvarsi condannata a tagliarsi anche la gamba destra, ha detto di non poterne più dopo dieci anni di calvario, di non volersi fare nessuna operazione e, piuttosto, di voler morire. I parenti però hanno fatto sapere che adora Baglioni e ammira Maldini. Maldini le ha telefonato, poi Baglioni è andato a trovarla all’ottavo piano, stanza 90, del Policlinico di Tor Vergata, a Roma. E’ andato a consolarla anche Alex Zanardi, il corridore automobilistico che ha perso in un incidente tutt’e due le gambe e che dopo ha ripreso a correre con le protesi. Sabato 13 giugno Francesca ha fatto sapere che si opererà.
Eco. E’ uscito un altro romanzo di Umberto Eco, intitolato "La misteriosa fiamma della regina Loana". I quotidiani hanno dedicato all’evento pagine e pagine entusiaste, e definito il libro - che non potevano ancora avere letto - "romanzo totale".
Ray Charles. Ray Charles, il grande cantante soul celebre per la voce e perché privo di vista, è morto giovedì 10 giugno nella sua casa di Beverly Hills, in California. Aveva 73 anni e una brutta malattia al fegato. Carriera straordinaria e tipicamente americana: nato poverissimo in Georgia (c’era ancora la segregazione), orfano a 15 anni, colpito ancora bambino da una cecità progressiva, s’era fatto da sé, cantando e vincendo, in tutta la vita, ben dodici Grammy d’oro. Sua frase: "Sono nato con la musica, la musica è l’unica cosa che conosco".