17 giugno 2004
Tags : Kirk. Kerkorian
Kerkorian Kirk
• Nato a Fresno (Stati Uniti) il 6 giugno 1917. «Raider d’origine armena [...] una carriera da film, in cui è stato via-via il padre fondatore dell’aviazione civile americana, uno dei pionieri del fenomeno Las Vegas, per poi esercitare il suo talento alla Borsa di New York. A Wall Street ha lasciato un segno memorabile non solo con la scalata ostile agli studios Mgm ma anche con il ”colpo” della Chrysler, dove è entrato investendo qualche decina di milioni, è diventato il primo azionista e poi è uscito con un assegno miliardario. [...] Alla soglia dei novant’anni, ha deciso di concedersi una pensione dorata proprio a Las Vegas, teatro delle sue prime ”stangate” nell’era della recessione. [...] Le nozze Mgm Mirage-Mandalay mettono assieme gli alberghi più innovativi della capitale dei casinò: dal Bellagio al Circus-Circus, dal Luxor all’Excalibur» (’la Repubblica” 17/6/2004). «[...] non è un uomo facile. Nel 2000, dopo la fusione con Daimler Benz, Kerkorian fece causa a entrambe: in realtà, sostenne, la casa tedesca ha acquistato quella americana, ha simulato la fusione per risparmiare miliardi: una frode. Nel febbraio 2004 un tribunale del Delaware gli ha dato torto, ma il miliardario, che possiede un patrimonio personale di quasi 7 miliardi di euro, ha fatto ricorso in appello. Soltanto un’eco delle dure battaglie legali sostenute in altre celebri scalate negli anni Settanta e Ottanta: da quella all’ormai scomparsa Twa fra le linee aeree, alla Mgm tra le case cinematografiche, fino alla Nabisco nel settore alimentare. Sono le scalate che lo hanno reso un temuto ”specialista” delle aziende in difficoltà e gli hanno fruttato un altro soprannome: ”corsaro”. [...] lasciò il pugilato a 22 anni per fare il pilota di aerei. Nella Seconda guerra mondiale si arruolò in Canada nella Raf, la Royal Air Force britannica, per portare i caccia in Scozia. Pagata una somma allora enorme, mille dollari a volo (ogni volta a rischio della vita), ne effettuò 33. Rientrò a Hollywood con sostanziosi risparmi e si dedicò allo sviluppo di Las Vegas, dove ancora negli anni Cinquanta vinceva o perdeva al gioco tra 50 mila e 80 mila dollari a notte. Allora fondò anche una compagnia aerea, la Trans international. Poi la mise in vendita e passò alla finanza» (Ennio Caretto, ”Corriere della Sera” 5/5/2005).