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 2004  giugno 12 Sabato calendario

In un futuro nemmeno tanto lontano potremo pilotare un’interfaccia grafica soltanto col movimento degli occhi, ma oggi se vogliamo muoverci sullo schermo del nostro computer non possiamo prescindere dall’utilizzare il mouse

In un futuro nemmeno tanto lontano potremo pilotare un’interfaccia grafica soltanto col movimento degli occhi, ma oggi se vogliamo muoverci sullo schermo del nostro computer non possiamo prescindere dall’utilizzare il mouse. «Il mouse è il principale punto di contatto tra l’utente e il pc» sottolinea Martin Reynolds, analista di Gartner Dataquest, azienda leader nelle ricerche di mercato in campo tecnologico. «L’adozione di periferiche più confortevoli caratterizzate dalla comodità della connessione wireless e dalla presenza di funzionalità supplementari può migliorare l’esperienza d’impiego del pc e incrementare la produttività dell’utente». Eppure il mouse non nasce, come si potrebbe pensare, assieme al computer. I primi pc utilizzavano, infatti, un sistema, l’Ms-Dos, che aveva bisogno solo di una tastiera. Fu l’introduzione da parte di Macintosh, nel 1984, di un sistema operativo a interfaccia grafica a rendere importante questa periferica in grado di posizionarsi sullo schermo e farci navigare tra le finestre. Il primo mouse fu però inventato a metà degli anni Sessanta dall’americano Douglas Engelbart, per facilitare l’uso del pc ai principianti: era in legno e per padroneggiarlo occorreva un tirocinio di circa 6 mesi! L’idea comunque piacque alla Xerox Park di Palo Alto che lo commercializzò nel decennio successivo al costo assai poco popolare di 300 dollari. Quando Steve Jobs vide il ”topo” al lavoro in una demo ne comprese subito le potenzialità e contattò una piccola società, la Hovey-Kelley Design, perché ne facesse uno strumento molto più piccolo, maneggevole e che non costasse più di 15 dollari. Il principio di funzionamento dei più recenti mouse a lettura ottica è differente dai puntatori ottici di prima generazione. Il lettore, infatti, non è il classico trasduttore ottico/elettrico (fotodiodo), il quale riceve un segnale di luce riflesso da una superficie come avviene nei lettori Cd, ma una vera telecamera che vede l’immagine della superficie. La precisione risulta così maggiore, il mouse non richiede una particolare pulizia, non è necessario un tappetino che faccia attrito e, a esclusione del vetro, funziona su qualsiasi superficie, dal legno alla carta al tessuto. E migliorano anche le funzionalità se, come afferma Microsoft a proposito del nuovo Wireless IntelliMouse Explorer Black Leather, «è stata introdotta una rotellina inclinabile che consente lo scorrimento del video sia in senso verticale sia in senso orizzontale, mentre una leggera pressione permette di passare da una finestra di lavoro all’altra». Altra rivoluzione recente è l’utilizzo delle tecnologie Wireless e Bluetooh che hanno fatto perdere al mouse la sua coda. La comunicazione tra mouse senza fili e computer avviene grazie a un ricevitore a 27 Mhz, dotato di antenna e inserito nella porta Usb del pc. Lo standard Bluetooth, sviluppato da Ericsson, può inoltre utilizzare le onde radio in un raggio di 10 metri, consentendo di creare una Pan (Personal area network) oppure una Piconet, cioè una rete nella quale tutte le periferiche si connettono tra loro, consentendo all’utente di spostarsi senza perdere il collegamento. Quanto al problema delle batterie, oggi le maggiori aziende cercano di minimizzare i consumi con accorgimenti quali la commutazione efficace in stand-by o l’uso di tecniche di trasmissione via etere che consumano poca energia oppure utilizzano accumulatori che sono una sorta di guscio caricabatterie nei quali si inserisce il mouse e che funzionano tramite alimentazione diretta della rete anche a pc spento. Nella scelta di un mouse wireless è sempre utile verificare poi, oltre alla portata che può variare da 75 cm a oltre 10 metri, anche la sample-rate in dotazione, cioè la velocità di campionamento dell’immagine, tenendo comunque presente che i segnali elaborati dal mouse wireless sono normalmente inferiori a quelli gestiti da un normale mouse Usb. Il momento magico dei mouse senza fili è testimoniato dall’ampia gamma di modelli immessi sul mercato, con Microsoft e Logitech in pole position, ma anche aziende emergenti nel settore (il modello smontato a destra è della Saitek: www.saitek.com) e prezzi anche sotto i 100 euro. Gabriele Nava