Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2004  giugno 12 Sabato calendario

abominevole «Picasso è colossale nella sua audacia. Oro puro. Nelle sue tele si respira l’insolenza della giovinezza; esse sono altrettanti affronti alla natura, alla tradizione, alla buona creanza

abominevole «Picasso è colossale nella sua audacia. Oro puro. Nelle sue tele si respira l’insolenza della giovinezza; esse sono altrettanti affronti alla natura, alla tradizione, alla buona creanza. Sono abominevoli. Se voi gli domandate se si serve di modelli, egli vi guarda con aria strafottente: ”Dove volete che li trovi?” risponde con un sorriso narciso, abbassando lo sguardo. I suoi quadri sorgono dal caos in tutto il loro orrore. Rappresentano delle donne, no, dei mostri monolitici, delle creature assimilabili ai totem dell’Alaska tagliate a colpi di colore denso e brutale. E quest’ometto di Picasso, così giovane, così pieno di humour, così diabolico è talmente fiero dei suoi crimini! [...] Sta a noi fissare gli occhi di queste donne piramidali, queste grossolane caricature delle sculture d’Africa, queste figure dagli occhi storti, dalle gambe storte, e peggio ancora, concluderne ciò che se ne può concludere...» Gelett Burgess, The Architectural Record, 1910