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 2004  giugno 10 Giovedì calendario

LOCATELLI

LOCATELLI Pia Villa d’Almé (Bergamo) 13 agosto 1949. Politico. Dello Sdi. Presidente dell’Internazionale Socialista Donne • «’In questo ruolo ho aperto assieme a Zapatero la campagna elettorale del Psoe in Spagna. Diciamo che gli ho fatto da madrina... E quando è venuto in Italia da premier, ci siamo visti e lui mi ha detto: ”Pia, tu mi hai portato fortuna. Vedrai che adesso vincerete voi [...] Mi aveva detto ’Pia, la prima legge del mio governo sarà contro la violenza alle donne’. E così è stato. Ha mantenuto la promessa. un uomo di parola, lui”. Oltre che essere la madrina di Zapatero, Locatelli è anche una zia. Vedova senza figli, ha però una tribù di nipoti (29, figli dei suoi undici fratelli) e pronipoti (23, più tre che stanno per nascere) con la quale organizza grandi convention, da cinquanta coperti in su. A loro elargisce i buoni consigli della zia saggia che tutti vorremmo avere. Tipo: ”Meglio un paio di scarpe belle e buone, piuttosto che tre di scarsa qualità”. L’argomento scarpe però si rivela spinoso: ”Hanno scritto di me che ne possiedo 150 paia, e solo mocassini. Ebbene, non è vero”. Beh, non ci sarebbe poi niente di male... ”Comunque non le ho mai contate”. Ma ne ha tante... ”Sì, e chiariamo il punto per sempre: preferisco i mocassini, ma mi piacciono anche quelle eleganti. [...] una signora molto seria (’me lo dicono tutti, che dovrei essere più simpatica”) [...] abituata a girare il mondo con l’Internazionale socialista, e a tornare a Bergamo appena può. [...] – l’unico bergamasco che abbia un ruolo di livello internazionale”, confidano i suoi sostenitori, ”perciò abbiamo coniato lo slogan ’Locatelli orgoglio di Bergamo’”. In effetti, dopo Donizetti e Arlecchino (che peraltro viene sempre considerato veneziano) Bergamo non ha mai prodotto grandi personaggi. E lei, si sente personaggio? ”Macché, io sono una donna solida, fin da quando facevo l’imprenditrice nell’azienda di famiglia, ramo tessile”. In politica da trent’anni, socialista lombardiana, ora nello Sdi. E Craxi? ”Mai stata craxiana, io. Però l’ho difeso da morire quando è caduto in disgrazia. Cioè quando i suoi andavano in giro a sputtanarlo...”» (’La Stampa” 10/6/2004). «[...] All’estero la conoscono bene, in Italia molto meno[...] Miliardaria senza che nessuno lo sappia, amica di gente famosa senza mai dirlo in giro [...] Altri sbandiererebbero l’essere poliglotta e l’aver conseguito due lauree, una, en passant, in economia anche applicata sul campo, giacché è pure stata imprenditrice, settore tessile. [...] figlia di un sindaco democristiano della Bergamasca, vedova di un imprenditore[...]» (Maria Latella, ”Corriere della Sera” 19/12/2004).