varie, 7 giugno 2004
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Caro Anthony
• Londra (Gran Bretagna) 8 marzo 1924. Scultore. «Lo scultore inglese più importante della scena britannica dopo Moore e la Hepworth [...] La scultura di Caro è sempre stata ciclica. Le fasi si sono alternate, dal primo legame con l’architettura al successivo forte intento narrativo, alla serie di opere ispirate alla pittura antica (Duccio, Giotto, Mantegna, Rubens, Goya) o moderna (Van Gogh, Picasso, Matisse). Il riferimento al modello è quanto mai intrigante. Le sei Variazioni su Duccio ad esempio [...] sono la trasposizione tridimensionale della scena dipinta dal pittore senese, l’Annunciazione (1311) della National Gallery di Londra. Eseguite nei più differenti materiali, legno, bronzo, ottone, plexiglas trasparente o candida fibra di vetro, le sei variazioni non sono di certo una traduzione letterale del delicato dipinto. Ne presentano, invece, l’esplorazione dello spazio architettonico e della relazione che intercorre tra questo e le figure. La sottigliezza del rapporto è evidente. Altrettanto singolare è ciò che in una scultura si intende per figurativo. Nell’opera di Caro vi è soltanto un’allusione alla realtà, ma essa è altrettanto convincente quanto può esserlo, per la rassomiglianza, una fotografia» (Giovanni Carandente, ”Corriere della Sera” 7/6/2004).