Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2004  giugno 05 Sabato calendario

Ora forse anche i ragazzi pigri hanno una scusa biologica per continuare a poltrire. Alcuni studi condotti da un team di scienziati del National Institute on Alcohol Abuse and Alcoholism e pubblicati sul ”Journal of Neuroscience” mostrano significative differenze tra i due gruppi adolescenti e adulti in quella regione del cervello che governa i circuiti della ”motivazione”, la spinta ad agire, a impegnarsi e lavorare in vista di una ricompensa

Ora forse anche i ragazzi pigri hanno una scusa biologica per continuare a poltrire. Alcuni studi condotti da un team di scienziati del National Institute on Alcohol Abuse and Alcoholism e pubblicati sul ”Journal of Neuroscience” mostrano significative differenze tra i due gruppi adolescenti e adulti in quella regione del cervello che governa i circuiti della ”motivazione”, la spinta ad agire, a impegnarsi e lavorare in vista di una ricompensa. Apparentemente questa regione, che è a malapena attiva in fase adolescenziale, arriverebbe a entrare in funzione a pieno ritmo solo verso i vent’anni. «Durante una serie di test abbiamo verificato, per esempio, che nei cervelli degli adulti si registravano un maggior afflusso di sangue e una crescita di volume del nucleus accumbens mentre i volontari stavano cercando di guadagnare soldi» ha spiegato James Bjork, ricercatore del team. «Attraverso la scannerizzazione abbiamo potuto effettivamente ”vedere” l’aspettativa della vincita». Al contrario, negli adolescenti tra i 12 e i 17 anni sottoposti allo stesso test si sono riscontrati un afflusso di sangue e un volume dimezzati della stessa regione cerebrale. Al momento di ricevere la loro ricompensa nei volontari si è attivata un’altra regione del cervello, senza però che nei due gruppi si riscontrassero differenze sostanziali. «Il che dimostra che i teen-ager amano le stesse cose, ma non sono così propensi come gli adulti a darsi da fare per ottenerle» dice Bjork. «La buona notizia comunque è che il cervello evolve e matura, attivando i circuiti della motivazione».