Isabella Vergara, Macchina del Tempo, giugno 2004 (n.6), 5 giugno 2004
Prende avvio il 20 maggio il progetto europeo Argonautica, la prima Campagna nazionale di monitoraggio su delfini e balene delle acque italiane
Prende avvio il 20 maggio il progetto europeo Argonautica, la prima Campagna nazionale di monitoraggio su delfini e balene delle acque italiane. Un’iniziativa del Centro ricerca cetacei, società privata nata all’inizio di quest’anno con l’intento di conoscere meglio gli splendidi mammiferi che abitano i nostri mari. «Argonautica» spiega Davide Amante, uno dei soci fondatori, «prevede la collaborazione di enti parco, enti pubblici e strutture private». I mari italiani sono ricchi di balene e delfini, come dimostra l’istituzione del Santuario dei cetacei, fra le coste d’Italia e Francia, nei mari Ligure e Tirreno. «Tuttavia di questi animali si sa ancora poco» spiega Micaela Bacchetta, direttore del Centro ed esperta di cetacei, «tanto che per alcune specie, come il delfino tursiope, le informazioni sono così scarse che nella Lista Rossa degli animali a rischio vengono definite ”data deficient”. Vogliamo contribuire a riempire questo vuoto». Navigatori di professione, diportisti a vela e a motore, o semplici amanti del mare, chiunque può partecipare. Come? «Compilando una scheda che abbiamo distribuito agli enti del mare» continua Micaela Bacchetta «e che può essere richiesta via e-mail all’indirizzo Info@centroricercacetacei.org». Fondamentale, poi, è uscire in mare armati di macchina fotografica, per immortalare eventuali incontri fortunati: pinne, profili, guizzi e quant’altro. «Il metodo della fotoidentificazione è molto affidabile» continua Bacchetta, «ogni pesce, infatti, ha caratteristiche uniche: cicatrici, macchie, tagli che ci permettono di riconoscerlo». I ricercatori del Centro ricerca cetacei perlustrano costantemente i mari italiani con le loro barche, e ”Macchina del tempo” ha deciso di salpare con loro, per raccontarvi, nel prossimo numero, una giornata speciale...