Silvia Bizio, L’espresso 10/6/2004, pag. 124., 10 giugno 2004
Robert Redford sfondò nel cinema con "Butch Cassidy" del ’69: «E’ stata come un’arma a doppio taglio
Robert Redford sfondò nel cinema con "Butch Cassidy" del ’69: «E’ stata come un’arma a doppio taglio. Mi scritturavano perché dicevano che ero bello. Mi sembrava strano per due motivi: primo perché quando ero giovane e sconosciuto nessuno mi diceva che ero bello. Avevo i capelli lunghi e impossibili da pettinare, ero pieno di lentiggini. Nessuna donna mi fischiava dietro: quello venne dopo e ammetto che non mi dispiacque affatto. Secondo, capii che l’aspetto era diventato un ostacolo per le cose che volevo fare. Nessuno mi prendeva sul serio. Io, invece, avevo preso sul serio il mestiere d’attore».