Gianluca Moresco, ཿla Repubblica 4/6/2004; Massimo Cecchini, ཿLa Gazzetta dello Sport 4/6/2004;, 4 giugno 2004
”Roteiro”, il pallone grigio a fasce nere ideato dall’Adidas per i prossimi europei, non piace agli azzurri
”Roteiro”, il pallone grigio a fasce nere ideato dall’Adidas per i prossimi europei, non piace agli azzurri. Pirlo: "Fa schifo, sembra di giocare con il Tango che avevi in spiaggia da bambino"; Totti: "Troppo duro si colpisce male"; Corradi: "Se vai a colpire di testa, non riesci a prendere la mira"; Di Vaio: "Per chi è veloce è un problema, perché i lanci non si capisce mai dove vanno a finire". Particolarmente irritati i portieri. Buffon: "Rimbalza in modo strano. Non aiuta neanche il colore, con la luce dei riflettori rischia di vedersi meno. Il calcio è sempre stato un gioco semplice, ventidue giocatori e un pallone a scacchi bianchi e neri. Lo si vuole complicare a tutti i costi, e i primi a rimetterci sono proprio i portieri. Non andavano bene quelli con cui si è fatto gol per cinquant’anni, tutti uguali? Adesso ogni squadra ha il suo pallone, ad ogni partita si scopre una caratteristica nuova, ne ho parlato con Mazzini (vicepresidente della Federcalcio ndr), gli ho spiegato che il campionato italiano dovrebbe seguire altre federazioni, come quella spagnola: si fa una gara d’appalto e la società che la vince, fornisce palloni uguali per tutte le partite. Quello che utilizziamo alla Juventus, ad esempio, sembra venuto da Marte, l’ho detto anche a Giraudo". Peruzzi: "Il disegno dei nuovi palloni va di pari passo con la filosofia del calcio internazionale. I gol sono associati allo spettacolo e quindi si producono palloni sempre più leggeri che favoriscono gli attaccanti e rendono più difficile il lavoro dei portieri. Questo, ad esempio, cambia improvvisamente direzione nei tiri che ti arrivano da lontano". Bardin, preparatore dei portieri azzurri: "Servono allenamenti mirati, questo è un pallone particolarissimo, ti mette in crisi appena tocca terra, bisogna imparare ad aggredirlo, l’effetto va anticipato". Tra coloro che mostrano clemenza, Del Piero (che però, essendo testimonial dell’Adidas, non è molto credibile) e Nesta, che dice: "Occorre soltanto abituarsi. In fondo è un pallone come un altro".