Fonti varie., 23 maggio 2004
Anno I - Diciottesima settimanaNassiriya. Venerdì 14 maggio Moqtada Al Sadr, il leader della minoranza sciita in Iraq, ha proclamato "la guerra santa contro gli stranieri che occupano Nassiriya"
Anno I - Diciottesima settimana
Nassiriya. Venerdì 14 maggio Moqtada Al Sadr, il leader della minoranza sciita in Iraq, ha proclamato "la guerra santa contro gli stranieri che occupano Nassiriya". E’ cominciato subito l’assedio alla sede dell’amministrazione provvisoria, difesa dagli italiani del battaglione San Marco, aiutati da guardie private filippine. Gli italiani si sono difesi bene e hanno badato a non provocare vittime nella popolazione (vicino al luogo della battaglia c’è un ospedale). Domenica 16 tre carabinieri di scorta al governatore Barbara Contini sono rimasti leggermente feriti.
Torture. Gli americani in Iraq hanno torturato i prigionieri iracheni in modo ben più grave di quanto abbiano fatto vedere le foto pubblicate dai giornali. I senatori Usa a cui sono state mostrate le immagini (video e foto) hanno descritto con sgomento quello che hanno visto: abusi sessuali, uomini e donne impalati, esibizione di accoppiamenti multipli. Come mai però di questi atti abominevoli esiste una documentazione fotografica? Si è capito questo: le carceri dove sono rinchiuse i presunti terroristi sono affidate all’intelligence, cioè ai servizi segreti. Ai detenuti non viene applicata la Convenzione di Ginevra, perché non combattono in divisa e adoperano i civili come bersaglio. I carcerieri hanno il compito di ottenere notizie e per far questo, prima degli interrogatori, mostrano ai prigionieri o foto idilliache del paese natale o foto tremende di quel che potrebbe capitar loro se si ostinassero a tacere. La England (quella dell’iracheno tenuto al guinzaglio) ha detto ripetutamente in un’intervista tv che stava in posa a quel modo per ordine dei superiori.
Decapitato. Nicholas Berg, un ventiseienne di Philadelphia che era andato in Iraq a cercar fortuna e di cui non si avevano notizie dal 9 aprile, è stato decapitato davanti alle telecamere da un’organizzazione islamica vicina ad Al Qaeda che si chiama Muntada al-Ansar. Gli stessi assassini hanno poi provveduto a diffondere il film su Internet. Nel video il boia - identificato in Abu Musab Al Zarkawi -, dopo aver spiccato la testa dal collo con un coltello, la agita trionfante davanti alle telecamere. Nello stesso giorno (martedì 11 maggio) a Gaza gli uomini di Hamas hanno esibito per strada, come fosse merce in vendita, i brandelli di sei soldati israeliani saltati in aria al mattino. Li hanno anche fotografati e poi ceduti agli israeliani in cambio della liberazione di prigionieri palestinesi.
Bush-Blair. Le torture hanno prodotto effetti importanti negli Stati Uniti e in Gran Bretagna. Il democratico Kerry è avanti a Bush nei sondaggi (49 a 45) e sta pensando di arruolare come vicepresidente il repubblicano John McCain, quello che il 7 maggio, con le sue domande, aveva messo in seria difficoltà il segretario alla Difesa Rumsfeld: se accadesse, sarebbe la prima volta che alla Casa Bianca si insedia una specie di governo di unità nazionale. Giovedì 13 maggio lo stesso Rumsfeld, di cui molti invocano le dimissioni ma che al momento appare ben saldo in sella, è andato a Baghdad, ha visitato il carcere di Abu Ghraib, ha pronunciato elogi sperticati delle truppe. La questione è se le torture siano casi isolati o il prodotto di istruzioni partite dal Pentagono. Mentre leggete queste righe Berlusconi è in America a parlare con Bush e, a quanto si sa, lo sta implorando di passare la palla all’Onu e uscire dall’Iraq. E’ in forte calo di popolarità anche Tony Blair: il premier inglese ha fatto sapere che non si dimetterà fino alle elezioni irachene (gennaio 2005), ma la stampa britannica dà quasi per certa una sua caduta prima del voto inglese (l’anno prossimo) e la sua sostituzione con l’attuale cancelliere dello Scacchiere, Gordon Brown.
Giornali. Le foto delle torture e il video della decapitazione hanno messo la stampa di tutto il mondo di fronte a questioni formidabili. Venerdì 15 maggio Piers Morgan, direttore del Daily Mirror, è stato costretto a dimettersi: la foto del soldato inglese che fa pipì su un prigioniero iracheno è falsa. False anche le altre. Senonché lo stesso giorno in Italia è uscito, con le medesime foto, "L’espresso". Polemiche infinite e richieste varie di dimissioni della direttrice Daniela Hamaui. Giuliano Ferrara sul Foglio ha messo quattro pagine tratte dal video della decapitazione, stampate a colori, con foto enormi. L’ordine dei giornalisti di Milano lo ha denunciato. Lui ha risposto, in sostanza, che certe verità vanno sapute fino in fondo. Dall’altra parte, i giornali di sinistra hanno dato alla decapitazione poco rilievo o, certe volte, non ne hanno parlato affatto. Gli orrori degli uni contrapposti agli orrori degli altri hanno contrappuntato tutto il dibattito politico e giornalistico della settimana. Il dibattito è diventato, così, un orrore a sua volta.
India. Sonia Maino, di 57 anni, da Orbassano (ma nata a Torino), vedova di Rajiv Gandhi, ha vinto le elezioni in India e si accinge a diventare primo ministro di quel paese. L’elezione ha colto tutti di sorpresa: il governo uscente di Atal Bihar Vajpayee si presentava forte dei successi economici degli ultimi anni e sembrava certo della riconferma. Senonché quei successi hanno riguardato in definitiva non più di 200 milioni di persone. Sonia ha fatto campagna elettorale rivolgendosi all’altro miliardo di diseredati indiani, che combattono ancora contro la miseria, la mancanza d’acqua, la diffusione dell’Aids, la disoccupazione, la vita in baracca. E i diseredati, a cui viene concesso di esprimersi una volta sola ogni cinque anni, l’hanno fatta vincere.
Calcio scommesse. Indagando sulla camorra, i pubblici ministeri Filippo Beatrice e Giuseppe Narducci, della Procura di Napoli, dicono di avere scoperto un vasto giro di scommesse sui campionati di calcio di serie A, B, C. Talmente vasto da mettere in discussione la regolarità stessa dei tornei. Esibiscono ai giornali come prova una serie di intercettazioni telefoniche e un video in cui due calciatori parlano tra loro (si capisce solo la parola "pareggio"). Fanno sapere che l’1 a 1 tra Siena e Chievo fu frutto di una combine. I cronisti (Gianni Mura, Gaia Piccardi) rivedono la partita e scrivono che non sembra per niente truccata. Interrogatori dei primi giorni non aggiungono niente di nuovo (i pm accusano il mondo del calcio di "omertà"). Le squadre coinvolte sarebbero soprattutto Chievo, Lecce, Reggina e Siena. I calciatori, non troppo celebri, Generoso Rossi, D’Aversa, Ventola, Ambrosino, Onorato. Benché sia piuttosto evidente che molti incontri di calcio sono taroccati, i giudici sembrano avere, in questa fattispecie, pochi elementi. Se hanno più di quello che si è letto sui giornali, hanno fatto uscire la notizia troppo presto.
Case. Il Censis fa sapere che negli ultimi 16 mesi gli italiani hanno comprato case al ritmo di tre al minuto, investendo 191 miliardi di euro. 167 mila euro il prezzo medio di questi immobili. Il 7,3 per cento dei compratori ha speso più di 400 mila euro. Ragioni di questa corsa, che dura da sette anni: soprattutto l’incertezza dell’investimento in titoli. In effetti ci si aspetta a breve (dopo le elezioni americane?) un aumento dei tassi in Usa con conseguente calo delle Borse. Il petrolio, la settimana scorsa, è arrivato a 41,15 dollari il barile.
FESTIVAL DI CANNES
Mercoledì 12 maggio è cominciato il 57esimo Festival di Cannes. Presenza italiana in tono minore (nessun italiano tra i giudici, un solo film in concorso: "Le conseguenze dell’amore" di Paolo Sorrentino), i pezzi forti di questa edizione sono i fuori concorso di Almodovar, Tarantino (Kill Bill vol. 2), Kiarostami, Godard, il redivivo Vecchiali e, soprattutto, il Troy, ossia "La guerra di Troia", con Brad Pitt che fa Achille e dove non ci sono amori omosessuali né divinità che partecipano alla battaglia: i filologi si sono indignati, il grande critico Tullio Kezich ha detto di essersi divertito, altri hanno definito la pellicola un "Omero ridotto a soap opera". Domenica 16 è stato proiettato Shrek 2: un gran successo che ha placato i critici contrari allo sdoganamento del film d’animazione. Sono così arrivati sulla Croisette anche i divi: Cameron Diaz, Eddie Murphy, Banderas. Sono loro (con Rupert Everett, Julie Christie e Mike Myers) ad aver prestato la voce a orchi, gatti, muli, prìncipi e principesse del film. Imponenti le misure di sicurezza.
MARADONA
Maradona è ricoverato da martedì 11 maggio alla clinica Parque Leloir di Castelar (Buenos Aires). Gli hanno messo la camicia di forza, lo tengono sotto sedativi 24 ore su 24. Uscire non può uscire e non uscirà infatti per sei mesi. Può fare una sola telefonata al mese - a un numero approvato dalla clinica - e ne può ricevere una sola al giorno, dopo le 18 (una certa domenica ha chiamato Fidel Castro). Si nutre con una dieta da 1300 calorie al giorno, mangia con posate di plastica, ha diritto a tre cambi di biancheria. La costrizione, la reclusione sono sembrate al suo medico Alfredo Cahe, ai genitori, alla moglie separata (con due figli) l’unica soluzione. Lui non ci sta e quando si sveglia urla che vuole andare a Cuba.