(Gabriele Beccaria, ཿLa Stampa 28/5/2004), 28 maggio 2004
Regia Patente. La Consulta dei Senatori del Regno esautorò Vittorio Emanuele in favore di Amedeo appellandosi alla ”Regia Patente” del 1780, sottoscritta dall’allora re Vittorio Amedeo III in cui si stabilisce che "i principi del sangue" che sposano persone di ascendenze non nobili perdono i diritti dinastici
Regia Patente. La Consulta dei Senatori del Regno esautorò Vittorio Emanuele in favore di Amedeo appellandosi alla ”Regia Patente” del 1780, sottoscritta dall’allora re Vittorio Amedeo III in cui si stabilisce che "i principi del sangue" che sposano persone di ascendenze non nobili perdono i diritti dinastici. Così il giurista perugino Marino Bon Valsassina negli anni Ottanta: "Non vi possono essere dubbi. Con il matrimonio con la signorina Marina Doria il principe Vittorio Emanuele ha perso ogni diritto eventuale al trono". Il Savoia non s’è mai adattato: "Ci si dimentica la legge salica: la successione è automatica e non era pertanto necessaria alcuna nomina da parte di mio padre".