Simona Lambertini, Macchina del Tempo, giugno 2004 (n.6), 29 maggio 2004
Anche l’Italia ha i suoi mammut: qualche anno fa, vicino alle sponde del fiume Oglio, ad Acqualunga (Brescia), sono stati ritrovati i resti dello scheletro di un Mammuthus trogontherii, una specie vissuta intorno a mezzo milione di anni fa, adatta alla vita delle zone temperate
Anche l’Italia ha i suoi mammut: qualche anno fa, vicino alle sponde del fiume Oglio, ad Acqualunga (Brescia), sono stati ritrovati i resti dello scheletro di un Mammuthus trogontherii, una specie vissuta intorno a mezzo milione di anni fa, adatta alla vita delle zone temperate. Si tratta di mammut dalle caratteristiche particolari in relazione alle temperature più miti che si sono trovati ad affrontare: per esempio si sa che erano senza pelo e avevano dimensioni maggiori di quelli lanosi. Altri ritrovamenti di reperti fossili sono avvenuti in Abruzzo e in Puglia. Per saperne di più di mammut nel nostro Paese, si può visitare il museo di Storia naturale di Firenze (www.unifi.it/unifi/msn) dove sono conservati reperti di Mammuthus primigenius e rinoceronte lanoso (Coelodonta antiquitatis) dei periodi glaciali del tardo Quaternario provenienti dalle zone paleoartiche della Siberia. Sotto una campana di vetro è conservato poi pellame di mammut, donato al museo nel 1986 da un’esperta paleontologa di Mosca, tipico esempio di fossilizzazione per congelamento di parti anatomiche delicate.